Capodanno, come potrete immaginare, è sinonimo di botti e di fuochi d’artificio. Si tratta di compendi ludici molto belli ma che possono risultare molto pericolosi. Non solo per i più grandi, ma anche per i più piccini. Motivazione per la quale, in questa occasione, i pediatri italiani si sentono in dovere di consigliare di tenere a debita distanza da questi oggetti i bambini.
Magari non utilizzandoli affatto. Come spiega il dott. Italo Farnetani,dell’Università Bicocca di Milano:
Non esistono fuochi di artificio sicuri, nemmeno le stelline, che i bambini usano con disinvoltura: anche se la vendita è permessa bisogna ricordare che bruciano a 300°C e perciò sono potenzialmente in grado di fare incendiare i vestiti.
Va da sé che, sebbene utilizzati con nonchalance anche con i più piccoli per tradizione, questi mini effetti pirotecnici non sono adatti ad essere maneggiati da bimbi al di sotto dei 14 anni di età. Pericolo che cresce esponenzialmente se si prendono in considerazione i petardi o dei fuochi ancora più complessi. In questo caso infatti non si rischiano delle semplici ustioni, ma anche delle ferite ben più gravi. Il massimo sarebbe guardare i fuochi degli altri, ancor meglio se riparati da una finestra. Continua l’esperto:
Se proprio non se ne può fare a meno i bambini non vanno mai lasciati soli. Occorre fare particolare attenzione agli adolescenti fra i 10 e i 14 anni di età, che sono i più a rischio di incidenti. I fuochi di artificio vanno accesi all’aperto, lontano da case, automobili e dalla scatola dove si tengono gli altri fuochi. Fare attenzione anche alla direzione in cui si lanciano i fuochi: non ci devono essere delle persone e non vanno rivolti verso zone buie.
Il bambino, per sua composizione fisica è più delicato rispetto ad un adulto. Una motivazione basilare per convincersi che in presenza di minori è consigliabile rinunciare a qualche effetto pirotecnico a favore delòa salute dei più piccoli.
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