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Sei miti da sfatare sui denti

Spazzolino, filo interdentale, e controlli dentistici due volte all’anno sono misure standard per la cura della salute orale, ma ci sono benefici per la salute in più che possono servire per prendersi cura del colorito bianco dei propri denti che non tutti conoscono. In un articolo redatto da un docente della Tufts University School of Dental Medicine (TUSDM), vengono sfatati dei miti comuni sui denti e si illustra come la dieta e l’alimentazione influenzino la salute orale nei bambini, adolescenti, gestanti, adulti e anziani.

Mito 1: Le conseguenze della cattiva salute orale sono limitate alla bocca. Le donne incinte non possono sapere che ciò che mangiano influisce sullo sviluppo dei denti del feto. La cattiva alimentazione durante la gravidanza può aumentare le probabilità per il nascituro di avere delle carie più tardi nella vita.

Fra le età di 14 settimane e quattro mesi, le carenze di calcio, vitamina D, vitamina A, proteine e calorie possono provocare difetti orali

afferma Carole Palmer, docente della TUSDM e capo della divisione di nutrizione e promozione della salute orale nel dipartimento di sanità pubblica. Alcuni dati suggeriscono inoltre che la mancanza di vitamina B6 o B12 potrebbe essere un fattore di rischio per il labbro leporino e la formazione della palatoschisi. Nei bambini, la carie dentaria è la malattia più diffusa, circa cinque volte più comune dell’asma infantile.

Le complicazioni orali combinate con una cattiva alimentazione possono contribuire a problemi cognitivi, di crescita e all’obesità

conclude Palmer.

Mito 2: Più zucchero significa più carie. Non è la quantità di zucchero che si mangia, ma la quantità di tempo che lo zucchero è in contatto con i denti ad incidere sulla carie.

Alimenti che lentamente si sciolgono come caramelle e bibite gassate stanno in bocca per lunghi periodi di tempo. Questo aumenta la quantità di tempo di esposizione dei denti agli acidi formati dai batteri orali prodotti dagli zuccheri

spiega Palmer. Alcune ricerche dimostrano che gli adolescenti ottengono circa il 40% del loro apporto di carboidrati da bibite analcoliche. Questo uso costante delle bevande aumenta il rischio di carie. Le bevande gassate senza zucchero e le bevande acide, come la limonata, sono spesso considerate più sicure per i denti delle bevande zuccherate, ma possono anche contribuire alla demineralizzazione dello smalto dei denti se consumati regolarmente.

Mito 3: La perdita di denti da latte cariati va bene. E’ un mito comune che non fa niente se i denti del bambino cadono perché cariati, perché tanto i denti da latte cadono comunque. Palmer osserva che le carie nei denti da latte possono provocare danni allo sviluppo delle corone dei denti permanenti in via di sviluppo sotto di loro. Se i denti del bambino sono persi prematuramente, i denti permanenti possono nascere malposizionati e richiedere in seguito interventi di ortodonzia.

Mito 4: L’osteoporosi colpisce solo la colonna vertebrale e le anche. L’osteoporosi può anche portare alla perdita dei denti. I denti sono presenti nella mandibola che è un osso del volto, la quale può anche essere colpita da osteoporosi.

Così, la mascella può anche subire le conseguenze di una dieta carente di nutrienti essenziali come calcio e vitamina D e K.

Mito 5: Le dentiere migliorano la dieta di una persona. Se le protesi non si adattano bene, gli adulti più anziani tendono a mangiare cibi che sono facili da masticare e di basse qualità nutrizionali, come torte o pasticcini. Assicurarsi che le protesi dentarie siano montate correttamente, e avvertire il medico se si soffre di disagio alla bocca quando si mangia. Inoltre, gli anziani devono bere molti liquidi o masticare gomma senza zucchero per prevenire la secchezza della bocca.

Mito 6: La carie è solo problema dei giovani. Negli adulti e gli anziani, il ritiro delle gengive può provocare l’immarcimento delle radici (decadimento lungo le radici dei denti). I farmaci utilizzati utilizzati come ad esempio gli antidepressivi, diuretici, antistaminici e sedativi aumentano il rischio di carie riducendo la produzione di saliva.

La mancanza di saliva significa che la bocca è pulita più lentamente. Questo aumenta il rischio di problemi orali. In questo caso, l’acqua spesso può aiutare a pulire la bocca

conclude Palmer. Gli adulti e gli anziani hanno più probabilità di avere condizioni di salute croniche, come il diabete, che sono fattori di rischio per la malattia parodontale (che inizia con una infiammazione delle gengive e può portare alla perdita dei denti), e per questo serve un’igiene dentale ancor più meticolosa.

[Fonte: Health24]