Un nuovo studio appena pubblicato sulla rivista scientifica Annals of Internal Medicine illustra i pericoli derivanti dall’uso dei cucchiai da cucina per misurare la medicina liquida. A pazienti che soffrivano di raffreddore o di influenza è stato chiesto di prendere la medicina contro l’influenza notturna in cucchiai da cucina di varie dimensioni. A seconda delle dimensioni del cucchiaio, i 195 pazienti hanno versato un quantitativo errato di medicina, che andava dall’8% in meno al 12% in più di quello che era indicato dal medico.
Quando si usa un cucchiaio di medie dimensioni, i pazienti sono sotto-curati. Ma quando si utilizza un cucchiaio più grande, essi versano troppa medicina
ha spiegato il Dott. Brian Wansink, direttore del Cornell Food and Brand Lab, che ha condotto lo studio.
Il 12% in più potrebbe non sembrare molto, ma questo avviene ogni quattro-otto ore, per un massimo di quattro giorni. Così l’incremento aumenta, al punto da rendersi inefficace o addirittura pericoloso.
Le illusioni visive e le relazioni spaziali sono argomenti conosciuti nel lavoro di Wansink sul cibo e sul comportamento alimentare. Nel suo libro Mindless Eating: Why We Eat More Than We Think, egli mostra come lastre di piccole dimensioni possono inconsapevolmente diminuire la quantità di ciò che le persone mangiano, e come gli occhiali di più alto grado diminuiscono la quantità di alcool versato anche da parte di esperti baristi.
In poche parole, non possiamo sempre fidarci delle nostre capacità di stimare gli importi. In alcuni casi può non essere importante, ma quando si tratta della salute, è indispensabile effettuare una misurazione precisa
ha aggiunto il co-autore dello studio, il Dr. Koert van Ittersum, Assistant Professor di Marketing presso la Georgia Tech. Wansink e van Ittersum consigliano l’uso di un dispositivo adeguato, come un cucchiaio su misura, un contagocce o una siringa, per misurare la medicina liquida.
[Fonte: Sciencedaily]