Siamo rimasti scandalizzati mesi fa di fronte alle notizie di ragazzine nemmeno maggiorenni che si facevano regalare per il compleanno dai genitori un seno nuovo. Ma questa notizia le batte tutte. Una donna inglese, tale Sarah Burge che già si è guadagnata l’appellativo di “Human Barbie” è una donna rifatta dalla testa ai piedi. Nulla di male, è adulta e vaccinata, se non fosse che ha deciso che sua figlia di 7 anni prenderà la sua stessa strada, e le ha regalato un buono per la liposuzione da 8.500 euro.
La trovata, che sembra più che altro pubblicitaria visto che lei stessa tenta da anni in tutti i modi di salire agli onori della cronaca per le sue “imprese” chirurgiche (guardacaso è anche titolare di un’azienda che si occupa di chirurgia plastica), è stata per fortuna stoppata dalla legge britannica che vieta interventi di chirurgia estetica prima dei 16 anni.
L’idea le è venuta dopo che sua figlia aveva confessato di voler essere bella come la mamma. Lei stessa, che ha 51 anni, si è resa conto che la sua bellezza era dovuta agli oltre 100 interventi chirurgici (si vanta di detenere il record di donna sottoposta a più interventi al mondo), e così ha deciso questo regalo per la piccola Poppy. Un regalo nemmeno tanto originale visto che anche le altre tre figlie Charlotte, Hannan e Jazzy si sottopongono regolarmente a sedute di iniezioni di botulino.
Le bambine di oggi non sognano più Cenerentola o Biancaneve. Loro vogliono essere come Cheryl Cole o Lady Gaga e io non sto facendo altro che aiutare mia figlia a realizzare il suo sogno. L’estetica ha una grande importanza nella nostra società. Perciò non bisogna considerare negativamente chi cerca di essere più bella
ha spiegato la signora Burge che è convinta di dare il buon esempio a sua figlia. Di certo non lo è per le altre ragazzine d’Inghilterra.
Articoli correlati:
Chirurgia estetica intima, rifarsi l’imene: è boom tra le italiane
Chirurgia estetica: i ritocchi delle donne dopo i 45 anni anche col mutuo
Chirurgia estetica, i filler di acido ialuronico
[Fonte: Corriere della Sera]