E’ boom di vendite di creme vaginali. Ma attenzione, non per favorire l’elasticità e la tonicità delle pareti intime nel corso della menopausa ed in seguito alla gravidanza, ma per evitare che antiestetiche rughe appaiano sulla pelle del proprio viso.
La crema vaginale è il prodotto più ricercato del momento, grazie alla scoperta di alcune vip e la pubblicizzazione dei suoi benefici. E con il beneplacito di medici estetici e ginecologi. Insomma, niente filler, niente lifting: ad un buon prezzo e con estrema facilità (e soprattutto senza dolore, N.d.R.) le donne hanno trovato il modo di combattere l’avanzare dell’età.
I dati riguardanti le vendite sono molto chiari: in un solo mese, quello dell’annuncio in rete della capacità della crema vaginale di funzionare anche sulle rughe, sono triplicate, rimanendo stabili per entrambe le versione del cosmetico (sia quella per la menopausa che quella per la gravidanza, N.d.R.) fino allo scorso giugno. La sostanza miracolosa? Un mix di collagene, acido ialuronico, isoflavoni di soia e vitamina A, E e C.
Intervistato dall’AdnKronos, il dermatologo Leonardo Celleno spiega che pur trattandosi di un moda “particolare”, dalla quale non bisogna aspettarsi dei veri e propri miracoli, per la pelle del viso non vi sono controindicazioni, anzi tutt’altro. La crema in questione infatti appare essere un prodotto abbastanza completo, composto da tutte sostanze essenzialmente benefiche per l’epidermide. In qualsiasi punto del corpo essa si trovi. L’unico “difetto” è forse quello di essere più appiccicosa rispetto ad altri prodotti pensati esclusivamente per il viso, conclude l’esperto. Anche la ginecologa Alessandra Graziottin, ascoltata sul tema è dello stesso parere. Come antirughe non si può dir niente di negativo a questo mix di elementi, tanto che spesso viene indicato dai professionisti di usare l’avanzo del tubetto monodose per idratare mani e viso. Non solo, se sotto controllo medico, nel corso della menopausa, venisse utilizzata insieme ad estrogeni, estradiolo vaginale o pomata al testosterone sui genitali esterni, potrebbe funzionare anche da coadiuvante del piacere femminile.
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