Le lesioni cutanee croniche colpiscono in media 2 milioni di italiani mentre nel mondo si contano 80.000.000 casi. Swan ICare è il primo importante progetto di ricerca europeo che mira al trattamento di questo disturbo a distanza, per una cura più snella e allo stesso tempo efficace.
Il progetto Swan ICare parte da una constatazione: i pazienti che soffrono di lesioni cutanee croniche sono costretti a sottoporsi a visite frequenti attraverso le quali il medico tiene sott’occhio la situazione monitorando il decorso della malattia. Grazie al nuovo progetto, per la cui realizzazione sono stati stanziati oltre 6 milioni di euro, sarà invece possibile diminuire il numero delle visite: il paziente potrà essere monitorato più volte al giorno a distanza dalla equipe medica, sarà possibile decidere di integrare le terapie di cura, riducendo laddove possibile le complicanze dell’ulcera cutanea, come infezioni e amputazioni. Infine, altro aspetto da non sottovalutare, si migliorerà la qualità di vita del malato. A enumerare i vantaggi di SWAN iCare per il trattamento delle lesioni cutanee croniche è il Prof. Marco Romanelli, Direttore della Clinica Dermatologica dell’Università di Pisa che ha lavorato in prima linea alla realizzazione di questo progetto che prenderà il via ufficialmente per la fine del 2016:
Numerosi i vantaggi per i pazienti: grazie al progetto SWAN Icare, i malati, solo in Italia circa 2.000.000, non saranno più costretti a continue visite, anche più volte a settimana, nelle strutture sanitarie. Diminuiranno, inoltre, i processi di guarigione e di conseguenza anche i costi ospedalieri che gravano sul Sistema Sanitario Nazionale per oltre un miliardo di euro all’anno
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Grazie a un sistema integrato di nano sensori inseriti nei dispositivi a pressione negativa, SWAN Icare sarà efficace per il monitoraggio e la gestione a distanza, in tempo reale, della situazione clinica del paziente con dati clinici sempre aggiornati sulle ferite cutanee croniche.
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