Il consumo di alcool è stato a lungo collegato al cancro e alla sua diffusione, ma il meccanismo sottostante non è mai stato chiaro. Ora, i ricercatori del Rush University Medical Center hanno identificato una via cellulare che può spiegare il collegamento. In uno studio pubblicato sulla rivista Alcoholism: Clinical and Experimental Research, i ricercatori hanno scoperto che l’alcool stimola quella che viene chiamata “transazione epitelio-mesenchimale“, in cui le cellule del cancro si trasformano in una forma più aggressiva e cominciano a diffondersi in tutto il corpo.
I nostri dati sono i primi a dimostrare che l’alcool si trasforma in dei segnali all’interno di una cellula che sono coinvolti in questa transizione critica
ha spiegato Christopher Forsyth, assistente professore di medicina e biochimica presso il Rush University Medical Center e autore principale dello studio.
La transizione epitelio-mesenchimale è molto gettonata nella ricerca in questo momento, perché si è capito essere coinvolta nel processo mediante il quale le cellule tumorali diventano metastatiche. Molte prove di laboratorio suggeriscono che essa svolge un ruolo fondamentale nel rendere le cellule tumorali aggressive. Spiega ancora Forsyth che:
Le cellule tumorali diventano pericolose quando formano metastasi. La chirurgia può rimuovere un tumore, ma le cellule tumorali aggressive invadono i tessuti in tutto il corpo e prendono il sopravvento. Se siamo in grado di contrastare questa fase di transizione, siamo in grado di limitare la diffusione del cancro.
I ricercatori hanno curato le cellule del cancro al colon e della mammella con l’alcool, e poi hanno guardato le caratteristiche biochimiche della transizione, compresa la prova di un fattore di trascrizione chiamato “lumaca“, e del recettore per il fattore di crescita epidermico. La lumaca controlla la transizione, quando questa accadeva nei topi, inducendo la formazione di tumori multipli. Il fattore di crescita epidermico è richiesto da molte cellule cancerose.
Gli esami di laboratorio hanno dimostrato che l’alcool ha attivato questi e altri biochimici caratteristici della transizione epitelio-mesenchimali. Gli esami hanno anche dimostrato che l’alcool immesso nelle cellule aveva perso il collegamento con le cellule adiacenti, bloccando il processo che porta alle metastasi.
Inoltre, Forsyth e i suoi colleghi hanno scoperto che il registro stesso dei biomarcatori è stato attivato nelle normali cellule intestinali trattate con l’alcool, il che suggerisce che questo peggiora non solo il profilo delle cellule cancerose già esistenti, ma può anche avviare la diffusione del cancro, stimolando la transizione epitelio-mesenchimale.
[Fonte: Sciencedaily]