Cade il divieto di utilizzo della sigaretta elettronica nei luoghi pubblici. E’ accaduto con la conversione in legge del “decreto Istruzione”. Questo strumento utilizzato dai consumatori per cancellare le sigarette dalle proprie vite viene quindi posto dalla nostra attuale legislazione su un piano differente rispetto alle classiche “bionde”.
Parlando all’Ansa il presidente della Commissione Cultura della Camera, Giancarlo Galan ha indicato il cambiamento come una correzione necessaria per evitare che i negozi che vendono le sigarette elettroniche si trovassero impossibilitati addirittura a pubblicizzare la loro attività. Si è voluto evitare, ha spiegato , di dare vita a delle norme più restrittive di quelle presenti per i tabacchi. Soprattutto in virtù del fatto che grazie alla e-cigarette molta gente sta smettendo di fumare, facendo registrare un miglioramento sostanziale della salute generale degli ex fumatori.
Una voce contraria, a questo alleggerimento della norma relativa all’uso delle sigarette elettroniche nei locali pubblici è arrivata da Girolamo Sirchia, ex ministro della Salute ed autore della legge del 2003 che ha introdotto il divieto di fumare. Ecco cosa ha spiegato alla stampa:
Sono favorevole alla sigaretta elettronica quando viene usata come presidio per smettere di fumare. Certo è meno dannosa della nicotina combusta della sigaretta tradizionale. Però non si può costringere chi ti sta accanto a respirare vapori che possono essere anche di nicotina.
Sono due le anime che vengono a scontrarsi in merito all’abrogazione di questo divieto relativo alle sigarette elettroniche: quella che ha voluto fortemente una revisione del decreto per riportare una sorta di calma ed equità sia per consumatori che produttori, e quella che punta al dare a tutti i cittadini la possibilità di non essere vessati da fumi e odori di sorta a prescindere dalla quantità di nicotina contenuta nell’atomizzatore della sigaretta elettronica. Voi cosa ne pensate? E’ giusto che la legge sia stata rivista? Era troppo severa prima o dovrebbe esserci il divieto dell’utilizzo di questo strumento nei luoghi pubblici?
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