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Finocchio e anice contro il colon irritabile

Chi non ha mai avuto spasmi addominali o gonfiori diffusi (volgarmente detti “aria nella pancia”) può considerarsi fortunato. Sono infatti in aumento le persone che soffrono della cosiddetta sindrome del colon irritabile, ormai ritenuto una diffusione. Una patologia che viene definita in vari modi diversi tra loro: colon irritabile, colori spastico e colite mucosa, ma indicano tutti lo stesso problema, al quale non è ancora stato possibile abbinare una causa specifica, se non chiamare in causa il solito stress.

I pazienti affetti dalla sindrome da colon irritabile o IBS (Irritatile Bowel Sindrome) sono generalmente donne (il rapporto è di 2-1), sono ansiosi, tesi, irritabili, manifestano spesso aggressività e depressione e di frequente abusano di lassativi. Il dolore può insorgere in qualsiasi parte dell’addome, ma più comunemente si manifesta al fianco sinistro, con minor frequenza al torace, nella regione lombare o nelle natiche. Per curare questa patologia, oltre ad adottare una dieta ricca di fibre, in particolare quelle solubili in acqua (pectine, mucillagini), occorre evitare cibi come latte, dolcificanti (sorbitolo, fruttosio), pesche, pere, prugne, carciofi, spinaci, cipolla, rucola, cetrioli, sedano, caffé, tè, cola, bevande contenenti caffeina e bibite gassate.

Controverso il discorso su fibre e cibi integrali, visto che in alcuni soggetti migliorano la situazione e in altri la peggiorano. Si possono invece mangiare, sempre con moderazione, pesce, carne, zucchine, olive, lattuga, cetrioli, broccoli, peperoni, pomodori, asparagi, riso, uova, cioccolato fondente, nocciole e noci. Per alleviare i disturbi di un intestino irritato si può iniziare con alimenti ricchi di mucillagini, come semi di lino o psillio, che vanno messi a bagno alla sera e assunti il giorno successivo, alla dose di 2 cucchiaini da tè al giorno. Utili anche integratori come il glucomannano, il guar o la pectina.

Per favorire la crescita della flora batterica necessaria ad una buona digestione, è consigliabile il consumo regolare di yogurt magro a digiuno, cioè latte fermentato con una miscela di lattobacilli. La fitoterapia, ci viene in aiuto, quando siamo assaliti da spasmi addominali, con una variegata offerta di miscele e tisane. Per esempio si può ricorrere ad una miscela di melissa e passiflora che va versata in una tazza di acqua bollente, bevendone 3 tazze al giorno, mezz’ora dopo i pasti.

Per eliminare l’aria nella pancia occorre invece una tisana da bere durante il giorno, composta da semi di finocchio, semi di anice, cumino e coriandolo in parti uguali. Far bollire per 10 minuti, berne 3 tazze al giorno. Ma attenzione, ad alcuni i semi di anice procurare effetti lassativi. Potrete anche provare una tisana con coriandolo, finocchio, cumino, carvi e melissa. Mettete un cucchiaio di questo composto in una tazza d’acqua fredda, portare ad ebollizione e lasciar bollire per 3 minuti. Bevetene due tazze al giorno dopo i pasti principali. Più in generale chiedete al farmacista o all’erborista di fiducia la ricetta per una tisana, possibilmente adatta per la vostra sindrome, personalizzata il più possibile, che contenga cioè piante con proprietà digestive, calmanti, carminativo.