Se ne sono provate di tutti i colori, dall’olio d’oliva al balsamo, dalla maionese ai farmaci, ma quando i pidocchi si installano sulla testa di una persona (specialmente quella di un bambino), farli andare via definitivamente è veramente un’Odissea.
Una nuova ricerca americana, effettuata dalla Global Health Associates of Miami e dal Women United in Justice Edication and Reform, ha scoperto che una lozione con il 5% di alcool benzilico può eliminare del tutto i pidocchi molto più facilmente rispetto ai metodi tradizionali, con solo due applicazioni.
La difficoltà nell’eliminare questi fastidiosissimi insetti è prima di tutto concentrata sulla loro “tenacia“. Essi infatti si attaccano al capello e solo con dei prodotti oleosi, e molte passate di pettine, è possibile rimuoverli, facendo una fatica immensa. Ma poi ci si mettono anche le uova, che si depositano sul fondo del cuoio capelluto, e dopo circa una settimana si schiudono, ricreando nuovamente il problema. La soluzione più radicale sarebbe rasare a zero la testa del povero malcapitato, ma non sempre è la soluzione preferita dai pazienti.
Fino ad oggi le alternative erano due: quelle “naturali”, cioè con olio d’oliva o maionese, ma non molto efficaci, o quelle farmacologiche, con applicazioni di permetrina o malathion, due composti chimici che, se da un lato riescono ad eliminare i pidocchi, dall’altro sono preoccupanti perché sono dei veri e propri pesticidi con un meccanismo d’azione neurotossico. Inoltre, se usati più volte, perdono d’efficacia.
L’alcool benzilico invece ha una duplice funzione. Infatti prima di tutto “soffoca” i pidocchi, perché va ad infilarsi nelle loro vie respiratorie, e portando ad una vera e propria “uccisione” dell’insetto, evita la resistenza al pettine, rendendo più facile eliminarlo. Basta poi ripetere l’applicazione solo un’altra volta, la settimana successiva quando le uova saranno schiuse, ed il problema sarà risolto.
Tutto questo senza controindicazioni, tanto da aver già ottenuto l’autorizzazione alla commercializzazione dalla FDA americana. Solo nel 5% dei casi è stato notato un leggero arrossamento della pelle, ma si tratta sempre di effetti collaterali molto lievi. Non si sa quando questo rimedio verrà commercializzato anche in Italia, ma probabilmente non ci vorrà molto finché venga preso in considerazione dalla commissione europea.
[Fonte: Corriere della Sera]