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Polline delle api, un ricostituente naturale

Il polline delle api è un vero toccasana per il nostro organismo, merito della ricchezza dei principi nutritivi quali proteine, aminoacidi, carboidrati, vitamine, enzimi, carotenoidi e flavonoidi in esso contenuti. Il polline, che si presenta come una polvere fine di colore giallo, possiede molte proprietà terapeutiche, stimola l’appetito, ha un effetto disintossicante, regola l’intestino e i processi digestivi, ed è antianemico.

Sostanze nutritive contenute nel polline delle api

  • Proteine (6-30%) ad alto valore biologico sotto forma di albuminoidi.
  • Aminoacidi (15-22%): Leucina (7%), Lisina, Valina (6%), Isoleucina (5%), Arginina, Fenilalanina, Istidina, Triptofano.
  • Lipidi (1-10%) contenenti acidi grassi insaturi e steroli.
  • Carboidrati (fino al 50% allo stato secco); zuccheri semplici (4-10%).
  • Acqua (12-20%).
  • Vitamine C, B3, ac.pantotenico, acido folico, B2, B1, B6, biotina, B12,
  • Minerali ed oligoelementi (0,5-3%), soprattutto K, Ca, Mg, Si, P, Mn, Fe, S, Zn.
  • Enzimi (amilasi, diastasi, deidrogenasi, fosfatasi, saccarasi, invertasi, ecc.).
  • Fattori di crescita. Sostanze ad azione antibiotica. Carotenoidi. Pigmenti. Terpeni. Nucleosidi. Ac. nucleici.
  • Flavonoidi (2-2,5%). Significativa la presenza della rutina in grado di potenziare la resistenza delle pareti vascolari.

Proprietà terapeutiche del polline delle api

La notevole presenza degli aminoacidi (20 su 22 fra quelli utilizzati dall’organismo) migliora il metabolismo e ottimizza il rendimento intellettuale, le funzioni psico-motorie e mnemoniche. Il polline, svolge altresì una funzione antimicrobica. Diversi studi, infatti, hanno dimostrato la sua efficacia nel normalizzare la flora batterica, regolarizzando le attività intestinali, con riduzione del meteorismo. La presenza di vitamina B9 e di ferro svolgono una funzione antianemica, documentata in moltissimi studi. Inoltre, una ricerca condotta di recente ha dimostrato l’efficacia della quercetina presente nel polline in caso di prostatite cronica come proposta complementare alle terapie convenzionali allopatiche.

Quando si usa il polline delle api

astenia, stress ed affaticamento psico-fisico.
stati carenziali (decalcificazione ossea, rachitismo, ritardi nella crescita). Anoressia. Inappetenza. Magrezza.
depressione soprattutto negli anziani. Senescenza. Convalescenza.
per migliorare il rendimento fisico e mentale e potenziare le capacità mnemoniche.
stipsi. Diarrea. Coliti. Prostatismo.
acne (3-5 g per 2-3 mesi).

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