Il Warfarin (nome commerciale Coumadin) è un anticoagulante e come è facile immaginare l’effetto collaterale principale è dovuto ad eccessivo sanguinamento con rischio di emorragia se non si assumono i corretti dosaggi. Tale rischio è inoltre diverso a seconda degli individui e maggiore nelle prime settimane di terapia o durante eventuali periodi successivi di malattia. Il sanguinamento non è comunque l’unico effetto collaterale possibile benché in generale si tratti di un farmaco ben tollerato.
Effetti collaterali Warfarin /Coumadin: sanguinamento eccessivo
In generale, il rischio di emorragia interna si attesta tra l’1 ed il 3 % annuo; coloro che lo tollerano bene per almeno sei mesi e che hanno individuato un dosaggio standard hanno un richio più basso. Il sanguinamento eccessivo o l’emorragia possono verificarsi in qualsiasi zona del corpo, ed i pazienti con terapia con warfarin dovrebbero segnalare al proprio medico eventuali cadute o incidenti, così come i segni o i sintomi di un sanguinamento, comprese le ecchimosi. I segni di sanguinamento insolito includono: sangue dalle gengive, nelle urine, nelle feci (che si possono presentare scure), dal naso o vomito con sangue. Il rischio aumenta con l’aumento dell’ INR, il cui monitoraggio dunque diventa particolarmente necessario: occorre rimanere nei range raccomandati e per questo può essere utile aggiustare di volta in volta i dosaggi.
Altri effetti collaterali del Warfarin (Coumadin)
Il Warfarin può anche causare un effetto collaterale raro: la necrosi della pelle o cancrena, che può causare zone rosse o scure sulla pelle. Questa complicanza è più probabile in pazienti con un disturbo chiamato deficit della coagulazione di proteina C ereditario. Quando c’è questo disturbo, l’effetto collaterale si manifesta sin dai primi giorni di terapia. Chiamare immediatamente il proprio medico curante se si manifesta un’emorragia evidente o nei seguenti casi:
● nausea persistente, disturbi di stomaco o vomito di sangue o altro materiale che assomiglia a fondi di caffè
● mal di testa, vertigini, o debolezza
● sangue dal naso ricorrente o che non si ferma
● Sangue rosso o scuro nelle urine
● sangue nelle feci
● dolore, gonfiore, o la pelle nera e viola (lividi)
● Una grave caduta o la testa ferita, anche se non ci sono altri sintomi
E ‘anche importante per informare il medico nei seguenti casi:
● Sanguinamento delle gengive dopo la spazzolatura dei denti
● gonfiore o dolore in un sito di iniezione
● sanguinamento mestruale eccessivo o sanguinamento tra i periodi mestruali
● diarrea, vomito, o l’impossibilità di mangiare per più di 24 ore
● febbre (temperatura superiore a 38 ° C), che potrebbe essere un segno di infezione che possa alterare l’INR
● in caso di incidente stradale o altra possibile lesione che possa aver provocato un’emorragia interna
● se il medico prescrive un nuovo farmaco in quanto alcuni possono interagire negativamente con il warfatin. Lo stesso dicasi per integratori e rimedi naturali: evitare il fai-da-te.
E ‘importante ricordare che il warfarin è preso per ridurre il rischio di una condizione di coagulazione, come ad esempio una trombosi venosa profonda (TVP), un’embolia polmonare (EP), o ictus. Se uno o più di questi sintomi si sviluppa, il paziente deve consultare immediatamente un medico.
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Cos’è il Warfarin e a cosa serve
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Fonte: UpToDate.com