Il compito del metronidazolo è quello di eliminare i microrganismi che possono causare infezioni della pelle, del sistema digerente e del sistema riproduttivo. Si ricorre ad esso, fra l’altro, in presenza di infezioni da treponema, di giardiasi, di vaginiti, di amebiasi, di infezioni di batteri anaerobi e di infezioni da trichomonas. I microrganismi convertono il metronidazolo nella sua forma attiva, la quale a quel punto si lega al DNA, la cui struttura viene distrutta. È per questo motivo che la replicazione del DNA viene inibita, il che porta alla morte dei batteri.
Il metronidazolo e gli effetti collaterali
Il metronidazolo nella maggior parte dei casi viene somministrato per via orale; esistono delle capsule o delle compresse apposite che devono essere assunte due o tre volte al giorno per un periodo di tempo compreso tra i cinque e i dieci giorni. In ogni caso il trattamento può durare di più se se ne manifesta la necessità. Vale la pena di sapere che il metronidazolo può originare diversi effetti collaterali come le irritazioni di lingua o bocca, il vomito, la sensazione di avere la lingua sabbiosa, la diarrea, le urine rossastre o scure, i problemi di stomaco, il pizzicore o l’intorpidimento di piedi o mani e la perdita di appetito. Altri potenziali effetti collaterali sono il sapore metallico in bocca e la secchezza delle fauci. Occorre contattare in breve tempo un medico se ci si accorge della presenza di prurito, eruzioni cutanee, dolore alle articolazioni, febbre o congestione nasale.
Il trattamento con metronidazolo
Nel corso di un trattamento a base di metronidazolo è vietato assumere alcolici. In più è consigliabile non esporsi al sole se non è strettamente necessario farlo, dal momento che questo farmaco accresce la sensibilità della cute ai raggi del sole. Il trattamento può essere avviato solo se il medico è stato informato a proposito di allattamento al seno o gravidanza in corso. È necessario riferire al medico, inoltre, se si soffre di allergie non solo al principio attivo e agli eccipienti del farmaco, ma anche a qualunque altro farmaco. Infine, bisogna informare il medico a proposito di eventuali altre sostanze che si stanno assumendo, che si tratti di farmaci, di integratori o di fitoterapici.
Dove si trova il metronidazolo
Il metronidazolo è presente in diversi farmaci, o in associazione con altri principi attivi o da solo, a seconda della tipologia di disturbo che deve essere trattata e della via di somministrazione che dovrà essere utilizzata. Oltre che in capsule e compresse, questa sostanza può essere disponibile anche in soluzioni per infusione, in soluzioni vaginali, in ovuli, in gel, in creme cutanee. Le soluzioni per infusione sono impiegate per il trattamento in bambini e adulti di setticemie e batteriemie, vale a dire infezioni batteriche gravi; si tratta di farmaci a uso ospedaliero. Nel caso degli altri medicinali che contengono il metronidazolo, essi sono disponibili in farmacia, ma in alcune circostanze è richiesta la ricetta medica ripetibile: poiché si tratta di farmaci di fascia A, comunque, la spesa viene rimborsata in maniera parziale o totale dal Sistema Sanitario Nazionale. Se, invece, i farmaci con il metronidazolo sono senza obbligo di prescrizione, rientrano nella fascia C, e quindi il costo è a carico dei cittadini.
Le indicazioni terapeutiche
Le compresse e le capsule di metronidazolo vengono somministrate, fra l’altro, in presenza di vaginite sintomatiche e uretriti che sono provocate da Trichomonas vaginalis, oppure per la terapia di eradicazione dell’Helicobacter pylori. Gli ovuli e i gel vaginali sono raccomandati in presenza di vaginosi batteriche e infezioni vaginali correlate al Trichomonas vaginalis. Il trattamento locale della rosacea, infine, prevede l’impiego di metronidazolo sotto forma di gel e creme cutanee.
Le compresse e le capsule
I metaboliti del metronidazolo hanno un colore rosso scuro. Essi sono espulsi attraverso le urine: di conseguenza nel caso di assunzione di capsule o compresse con il metronidazolo è probabile che le urine siano di colore scuro. In una prospettiva di prevenzione, il medico potrebbe decidere di far eseguire al paziente dei controlli mirati a scoprire la presenza di tumori del seno o del polmone.
Gli ovuli e i gel vaginali
Prima di applicare un gel vaginale che contiene il metronidazolo bisogna informare il medico se è in corso il ciclo mestruale, se si ritiene di poter essere affette da candidosi o se si è in procinto di effettuare delle analisi del sangue; in alcuni casi, infatti, i risultati di specifici esami possono essere alterati dal metronidazolo. Bisogna indicare al medico anche se si hanno disturbi o malattie del sangue o alterazioni della funzionalità dei reni o del fegato. Anche quando si usano le creme o gli ovuli vaginali potrebbe succedere che le urine assumano una colorazione più scura per tutto il periodo di durata del trattamento con metronidazolo.