Intossicazione alimentare in gravidanza, cosa fare? E’ una domanda che prima o poi qualsiasi donna in dolce attesa si ritrova a porsi. La gestazione è un momento talmente delicato che qualsiasi patologia può rappresentare davvero un problema e questo disturbo non è da meno. Vediamo insieme come comportarci.
Intossicazione alimentare in gravidanza, i sintomi
I sintomi più comuni dell’intossicazione alimentare di solito sono più difficili da estrapolare dalle normali condizioni di salute della donna in gravidanza per le quali nausea e vomito possono essere delle condizioni ritenute fisiologiche. Ed anche la diarrea, che di solito si aggiunge al quadro generale, non sempre è facile da utilizzare come appropriato “sintomo diagnostico”. Bisogna quindi valutare il quadro sintomatico in generale, soprattutto per ciò che concerne il protrarsi temporale dei sintomi. Se si hanno dei crampi addominali con diarrea e vomito dopo circa un ora l’aver mangiato del cibo che possiamo considerare a rischio (stiamo pensando all’intossicazione alimentare da cozze o da uova, N.d.R.) e questi sintomi perdurano nel corso della giornata impiegando in seguito anche più di due giorni per passare, di sicuro si tratta di una intossicazione da cibo.
Tra gli altri sintomi dei quali è possibile soffrire, legati in particolare ad una causa batterica di intossicazione, abbiamo il mal di testa, i brividi e la febbre. Ed ancora vertigini, lacrimazione, eccessiva salivazione, stato di confusione mentale e dolori di stomaco. Sebbene questi sintomi siano tutti ascrivibili a tale disturbo, non tutti si manifestano contemporaneamente, essendo specifici di determinate tipologie di avvelenamento da cibo.
Intossicazione alimentare in gravidanza, le cause
Parlare delle cause dell’intossicazione alimentare in gravidanza ci consente di entrare un po’ più nello specifico rispetto al paragrafo precedente. Esse possono essere infatti di diversa tipologia e correlata non solo ai cibi di per se stessi ma anche al modo nel quale vengono conservati. Le cause di una intossicazione alimentare possono essere batteriche, ed in questo caso abbiamo il botulismo. Se si sospetta di aver consumato del cibo potenzialmente contaminato da questa tossina, bisogna agire in fretta. Segni inequivocabili dell’intossicazione per i quali è bene chiamare tempestivamente il pronto intervento sono la perdita parziale della capacità di parlare, o della vista, il vomito e la paralisi muscolare. Tra le intossicazioni alimentari derivanti dai batteri, ad ogni modo, non dobbiamo dimenticare la salmonellosi e le infezioni da proteus, escherichia coli e stafilococco, tipiche di una conservazione o cottura non adatta dei cibi.
Non dobbiamo poi dimenticare, tra le cause più diffuse di intossicazioni alimentari, la toxoplasmosi e quelle di origine chimica, derivanti dai pesticidi che possono aver contaminato i cibi prima della raccolta, macellazione e consumo.
Intossicazione alimentare in gravidanza, rimedi naturali
I rimedi naturali sono da considerare d’elezione per una donna in gravidanza in caso di intossicazione alimentare: l’assunzione di farmaci è sconsigliata per il bene del bambino. “l’assunzione di farmaci è sconsigliata per il bene del bambino.” E’ un errore che si fa spesso ritenere che non si possano assumere farmaci in gravidanza. La maggior parte dei farmaci in commercio non è teratogeno o pericoloso per il bambino. Va sempre poi valutato il rischio/beneficio. Ecco quindi come affrontare questo disturbo: prima di tutto è necessario riuscire a rimanere idratati. Per almeno 12 ore si suggerisce di bere dei liquidi e se si ha la capacità di trattenere qualcosa nello stomaco, delle fibre semplici. Pensiamo a camomilla e fette biscottate, o semplici minestrine. O ancora dello yogurt in grado di aiutare la flora batterica a rimettersi in salute. Ovviamente dato il caso particolare sarà bene consultarsi immediatamente con un medico.
Passate queste prime ore, bisognerà variare l’alimentazione aggiungendo magari del riso in bianco o più in generale delle zuppe semplici di a base di verdura. Contro la nausea si possono prendere infusi o capsule a base di zenzero, filipendula ulmaria, nepeta cataria o ulmus fulva.
Le intossicazioni alimentari possono essere affrontate anche con tinture di Arsenicum album, Veratrum album, Nux vomica o del Podophyllum.
Intossicazione alimentare in gravidanza, cura farmacologica
L’utilizzo di medicinali per curare le intossicazioni alimentari dovrebbe essere una decisione da lasciare al proprio medico dopo un’attenta analisi delle condizioni di salute. In base a ciò possono però essere utilizzati farmaci come il Normix o alcune tipologie di antibiotico locale o meno se reso necessario dalla patologia e privo di conseguenza per il bambino.
Intossicazione alimentare in gravidanza, la prevenzione
Mai come in questo caso, prevenire è meglio che curare. E per farlo basta stare attenti a piccoli particolari:
- lavatevi sempre le mani prima di cucinare
- non consumate carne o pesce crudo
- non scongelate la carne a temperatura ambiente.
- evitate i cibi crudi marinati come la carne, il pesce o le uova
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