Un vaccino per combattere la dipendenza da eroina. E’ questo lo straordinario compendio medico sul quale sono al lavoro scienziati messicani e statunitensi. Uno strumento attraverso il quale sarà possibile abbattere il piacere derivante dall’assunzione della sostanza. I test, al momento effettuati su modello animale, sembrano dare risultati soddisfacenti.
A breve il vaccino messo a punto potrebbe essere impiegato anche negli esseri umani, in virtù del fatto che la fase pre-clinica della preparazione, dopo 15 anni, sia in fase di scadenza. La soluzione è stata messa a punto dai ricercatori del National Institute of Psychiatry in Messico.
La sostanza agisce essenzialmente “inibendo” la molecola dello stupefacente, impedendole di sorpassare la barriera encefalica. Si tratta di una tecnica che si sta man mano diffondendo nella lotta alle principali fonti di dipendenza. Un vaccino analogo è stato messo a punto per contrastare gli effetti della nicotina sul cervello.
Per comprendere meglio, ricordiamo insieme cosa è l’eroina. Si tratta di una droga pesante, un derivato morfinico, che una volta iniettata in via endovenosa scatena una “botta” euforica di circa 30-60 secondi, seguito quasi immediatamente da uno stato di depressione e confusione generale. Dopo circa un ora dalla dose assunta avviene una “depressione del centro respiratorio nel sistema nervoso centrale” e si instaurano una euforia ed una eccitazione di tipo euforico. Ed è questa sensazione che i dipendenti da questa sostanza ricercano.
Sottolinea la direttrice dell’Istituto Nazionale Maria Elena Molina:
Il vaccino agisce inibendo la molecola dello stupefacente e impedendole di sorpassare la barriera encefalica. In questo modo si blocca l’effetto di piacere che la droga produce.
Il progetto, al quale economicamente hanno partecipato anche gli Stati Uniti, potrebbe ben presto estendersi anche ad altre tipologie di droga. Un esempio? La cocaina, il cui traffico in molti paesi rappresenta la principale fonte di guadagno della criminalità.
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