Un nuovo composto antileucemico, attualmente in fase di studio presso l’Albert Einstein College di Medicina dell’Università Yeshiva di New York, Stati Uniti, ha evidenziato promettenti risultati per il trattamento del cancro della testa e del collo. Secondo il comunicato stampa rilasciato dall’Università, la nuova classe di agenti chemioterapici, nota come la classe di “inibitori dell’istone deacetilasi (HDAC)” è riuscita ad uccidere le cellule tumorali che erano state rimosse dalla testa di pazienti con cancro del collo e poi coltivate in laboratorio.
Il cancro della testa e del collo si riferisce a tumori originari della parte superiore del tratto aero-digestivo, comprese le labbra, la bocca e la cavità nasale, come pure i seni paranasali, la faringe e la laringe. E il sesto caso di cancro più frequente in tutto il mondo comprendente, in alcune nazioni in via di sviluppo come l’India, quasi il 50% di tutti i tumori maligni. Solo negli Stati Uniti vengono segnalati ogni anno circa 30.000 nuovi casi e 8000 decessi. Fino ad oggi, la comune forma di trattamento è stata la terapia radiante e, in alcuni casi, anche l’intervento chirurgico o una terapia mirata che utilizza farmaci o altre sostanze per identificare uno specifico attacco alle cellule tumorali senza danneggiare le cellule normali.
Gli inibitori HDAC, come l’LBH589 testato nell’istituto universitario Alberi Einstein, sembrano combattere il cancro ristabilendo l’espressione normale dei geni regolatori chiave che controllano lo sviluppo e la sopravvivenza delle cellule. I ricercatori, inoltre, hanno identificalo un insieme di geni in cui i livelli di espressione cambiano in risposta agli inibitori HDAC con molta probabilità ciò può aiutare i medici ad individuare quei pazienti che rispondono al farmaco. I programmi richiedono la prova LBIH589 sulle cellule del tumore del collo e della testa di più pazienti, in modo da potere stabilire più saldamente l’insieme dei geni che rispondono al farmaco.