Una neonata allattata con latte di mandorla ha sviluppato lo scorbuto. E’ la prova, ulteriore, che i bambini debbano essere alimentati con latte materno o con del latte artificiale approvato per la loro crescita. Il caso di questa piccola di Valencia è stato affrontato all’interno di un articolo pubblicato sulla rivista di settore Pediatrics.
Nello specifico parliamo di una bambina nutrita con il latte vegetale dopo che aveva mostrato un’irritazione della pelle. Una giusta alimentazione, per i neonati nei loro primi mesi di vita, dovrebbe essere data per scontata. Eppure i medici dell’ospedale universitario La Fe di Valencia, autori dello studio, si sono trovati a combattere con un caso di una malattia difficilmente riscontrabile se non nei paesi più poveri ed in via di sviluppo derivante da deficit alimentari.
Lo scorbuto è una patologia dipendente da carenza di vitamina C e provoca problemi alle ossa, ai denti ed al tessuto connettivo. Era una malattia, nei secoli scorsi, tipica di coloro che lavoravano in mare che dipendeva dalla mancanza di una dieta equilibrata e priva di vitamine. La storia della bambina è molto semplice: alimentata con il latte artificiale nei primi mesi della sua vita è poi passata al latte di mandorle sotto il consiglio del pediatra. Nello specifico la soluzione con la quale la neonata è stata nutrita conteneva tra gli ingredienti dei probiotici, polvere di riso integrale e sesamo. Tutti alimenti generalmente ottimali nella dieta di un adulto ma non adeguati alla necessità di nutrienti della piccola che ha, per l’appunto, sviluppato una forte carenza di vitamina C.
In questo caso non si è trattato di una scelta della famiglia relativa ad un approccio vegano o vegetariano ma, lo ripetiamo, del consiglio di un pediatra forse non adatto al quale si è aggiunta la difficoltà che i genitori della bambina hanno incontrato nel farle assumere frutta e verdura. Problematica che si è tradotta in fratture ed in problemi di crescita per la stessa.
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