Sembra che le radiografie ai denti possano aumentare il rischio di sviluppare un tumore al cervello. A lanciare l’allarme è una ricerca condotta da un team di studiosi dell’Università di Yale, pubblicata sulla rivista Cancer, edita dall’American Cancer Society. Per tanto gli esperti, sconsigliano di sottoporsi a questo esame ogni anno.
Lo studio ha coinvolto 1433 persone di età compresa fra i 20 e i 79 anni, tutti colpiti da meningioma, un tipo di tumore al cervello generalmente di natura benigna. Dai dati raccolti, è emerso come i pazienti che ogni anno si erano sottoposti ad una radiografia dentale (impiegata per diagnosticare carie, cisti, fratture nella mandibola, patologie dentali, ecc.) fossero soggetti a sviluppare il meningioma con un’incidenza da 1,4 a 3 volte maggiore.
Il meningioma, per quanto il più delle volte non sia un tumore maligno, tende a svilupparsi con una certa rapidità. Quando non s’infiltra nel tessuto cerebrale, può essere rimosso senza alcun danno, tuttavia, se è aderente alle strutture arteriose, nervose e venose, difficilmente può essere rimosso, e a volte è persino impossibile. Il tumore si manifesta con epilessia, paralisi o disturbi della personalità, anche la cefalea può essere una spia della malattia, soprattutto quando si localizza sempre nello stesso punto nel corso del tempo, ma di intensità maggiore.
Il meningioma viene diagnosticato con la tomografia computerizzata o con la risonanza magnetica. Come ha spiegato la coordinatrice della ricerca, Elizabeth Claus:
Lo studio offre l’opportunità di giudicare con maggior prudenza l’utilizzo dei raggi X per la diagnosi di problemi dentali, in modo tale da poter ridurre questo fattore di rischio.
Oggi, chi si sottopone all’ortopanoramica non è più esposto ad una quantità di radiazioni paragonabile a quella di alcuni anni fa, tuttavia, la ricerca suggerisce di limitare, per quanto possibile, il ricorso a questa pratica. I dentisti, generalmente, consigliano di fare la radiografia dentale ogni 2-3 anni.
Photo Credits|ThinkStock