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Alluce valgo e operazione chirurgica: indicazioni, controindicazioni e risultati

L’alluce valgo è una delle patologie più diffuse tra le donne over 45. Si tratta di un disturbo che colpisce in percentuale minima gli uomini e si tratta di una particolare deformità della base del primo dito del piede.

Per curarla i rimedi sono diversi. Oggi analizzeremo la soluzione di tipo chirurgico, scoprendo in che cosa consiste e quali possono essere  i rari ma possibili effetti collaterali dell’operazione.

Sono diverse le cause che portano alla comparsa dell’alluce valgo: in parte la sua incidenza è ascrivibile a fattori di tipo ereditario  (presenza in altri elementi della famiglia, n.d.r) ma anche, e soprattutto a fattori di tipo ambientali, come l’utilizzo di calzature non adeguate, dal tacco alto e dalla punta troppo stretta.

I sintomo principale che si prova è il dolore, spesso molto intenso, causato dallo sfregamento continuo del piede con l’interno della scarpa. Una frizione che provoca arrossamento e che non di rado finisce per trasformarsi in vera e propria ulcerazione. Non solo: la deformità della base dell’alluce porta spesso ad una postura sbagliata del piede con la conseguente compromissione delle dita circostanti che rischiano di sviluppare delle patologie specifiche come le dita a martello, le metatarsalgie e dei dolorosissimi calli plantari.

L’operazione di per sé è molto semplice. Essa viene eseguita in day-hospital presso strutture specializzate ed è rimborsata dal Sistema Sanitario Nazionale grazie a particolari convenzioni. Il suo costo, se effettuata presso case di cura  e centri estetici privati, può arrivare a toccare i 4mila euro.

Si tratta di chirurgia percutanea, ovvero effettuata attraverso minuscole incisioni praticate sul piede all’altezza della deformità. Il medico opera in anestesia locale, correggendo la deviazione dell’osso attraverso piccoli e delicati colpetti, creando come delle microfratture che risaldandosi correttamente eliminano il problema. L’intervento dura circa 15 minuti e grazie ad una particolare calzatura, un tutore, il paziente riprende immediatamente la deambulazione.  Dopo una settimana è prevista una nuova medicazione. Al termine dei 15 giorni il paziente può camminare normalmente con un paio di scarpe comode.

Questo tipo di chirurgia è consigliato a persone che presentino reali problemi, e per le quali il dolore nel corso della camminata sia insopportabile al punto di invalidarne le azioni.

Sebbene l’operazione non comporti rischi, in alcuni casi è possibile sviluppare delle infezioni di tipo locale che portano ad una allungamento del decorso post operatorio. Ancor più raramente si manifesta quello che viene comunemente conosciuto come alluce rigido:  una saldatura sbagliata del metatarso dell’alluce che ne compromette la mobilità e che rende necessario un nuovo intervento di sbloccamento.


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Fonte: Alluce Valgo