I bambini sono inarrestabili: saltano,corrono, giocano. Una scarpina adeguata è fondamentale per garantire il massimo comfort, anche perché lo sviluppo del piede è legato a quello di tutta la gamba. Ogni momento della crescita ha bisogno di una scelta adatta. Spiega il dottor Onofrio Donzelli, direttore della divisione di Chirurgia Ortopedico Traumatologica degli Istituti Ortopedici Rizzoli di Bologna
«Lo sviluppo del bambino attraversa diverse fasi, a sei mesi è ancora seduto, a nove gattona, tra i dieci e i quindici mesi impara a stare in piedi, solo dopo i due anni la deambulazione è simile a quella dell’adulto»
Nei primi mesi dì vita il piede del bambino è ossificato solo in minima parte:
«In questa fase la calzatura non deve offrire alcuna costrizione, deve solo proteggere da caldo, freddo e altri agenti esterni; invece nella fase del gattonamento e appena tenta di mettersi in piedi la scarpa deve essere morbida, elastica e leggera, munita di tasselli antiscivolo. Stesse caratteristiche dopo i diciotto mesi, ma la parte posteriore deve essere più rigida per stabilizzare meglio la caviglia»
A due anni comincia a formarsi la volta plantare, in questo periodo è fondamentale un controllo specialistico perché è più alto il rischio di complicazioni, come il piattismo del piede, normale alla nascita. Dunque le scarpine devono essere flessibili e leggere, il bambino le deve sentire comode fin da quando le indossa: è sbagliato pensare che col tempo il piede si adatterà a una calzatura scomoda.