Le transaminasi sono enzimi coinvolti nella trasformazione di un aminoacido in un altro e sono responsabili del buon funzionamento del fegato. Quando le cellule epatiche risultano danneggiate le transaminasi si riversano nel sangue con una concentrazione più alta. Le più conosciute sono la glutammico-ossalacetica (GOT o AST) e la glutammico-piruvica (GPT o ALT).
Transaminasi alte cause
Le cause per cui le transaminasi risultano elevate possono essere diverse. L’infiammazione del fegato, infatti, si potrebbe imputare ad una malattia infettiva come ad esempio l’epatite A o la mononucleosi, a problemi di tipo muscolare, all’assunzione di farmaci che alterano la funzione epatica, all’accumulo di grassi nel fegato, all’abuso di alcol o all’avvelenamento da metalli pesanti.
Le transaminasi alte si verificano anche in presenza di malattie del fegato quali la steatosi epatica e la cirrosi, o in concomitanza di malattie cardiache.
Transaminasi alte sintomi
L’aumento delle transaminasi, generalmente, è asintomatico, talvolta, però può presentarsi astenia, e qualora si verifichi un aumento della bilirubinemia, il colorito della pelle può diventare giallastro.
Transaminasi alte cure
Se le analisi del sangue vengono effettuate a breve distanza da una cena un po’ troppo abbondante, un intenso sforzo muscolare o un forte stress, può capitare che i valori di GOT e GPT siano più alti del solito. Prima di sottoporsi al test per le transaminasi, perciò, è necessario mangiare in modo equilibrato, non bere alcolici e limitare l’attività sportiva.
Per avere un quadro completo della condizione epatica è bene associare altri esami a quello delle transaminasi, come la bilirubina, i trigliceridi e il colesterolo, l’azotemia, il mineralogramma, ecc.
Accertata l’assenza di una patologia grave a carico del fegato, per riportare le transaminasi entro i valori normali basta non strafare in palestra, evitare fonti di stress e seguire una dieta corretta, avendo l’accortezza di eliminare insaccati, fritti, cibi troppo elaborati, alcolici e carni grasse.
Photo Credits|ThinkStock