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Piante utili per le vulvovaginiti e le infezioni urinarie

Uno dei problemi ginecologici più diffuso tra le bambine e le adolescenti è la vulvovaginite; si presenta con secrezioni vaginali, arrossamenti  e prurito ed è causata dal fatto che prima del menarca, cioè la prima mestruazione, il livello degli estrogeni nel sangue è piuttosto basso: ciò rende l’epitelio vaginale molto sottile e quindi più facilmente aggredibile dai batteri. E poi le piccole e grandi labbra non sono ancora ben sviluppate, il pH vaginale è più elevato di quello delle donne adulte e le secrezioni vaginali non sono ancora adeguate.

 Non a caso, con l’inizio dell’adolescenza, il problema più delle volte scompare da solo. Tra i rimedi naturali più efficaci per risolvere il disturbo c’è sicuramente la melaleuca. I suoi oli essenziali, usati in concentrazione al tre per cento sotto forma di pomate, si sono dimostrati in numerosi studi attivi come inibitori della crescita di batteri e funghi comunemente implicati nelle vulvovaginiti. La pianta, una mirtacea, che cresce spontanea, è usata da secoli nella medicina tradizionale come antisettico e disinfettante nel trattamento di ferite e ustioni. Inoltre, l’olio di melaleuca è attivo anche contro alcuni virus, in particolare Adeno-virus e Herpes simplex, i responsabili di quelle piccole lesioni arrossate e dolorose agli angoli delle labbra o alla base del naso che a volte insorgono durante l’influenza e il raffreddore.

Meno frequenti, ma comunque da non trascurare, sono le infezioni delle vie urinarie in età pediatrica. Sono causate spesso da una scarsa igiene intima che provoca il passaggio di batteri, per lo più Escheria coli, dall’ano alla vagina e da qui all’uretra. Per il trattamento delle forme acute, nella bambina di età superiore a 12 anni, è indicata l’uva arsina. Dalle foghe di questa pianta, tipica delle zone montagnose dell’emisfero nord, dove preferisce posizioni parzialmente in ombra, si ricava l’estratto secco nebulizzato e titolato in arbutina minimo 3 per cento.

Contiene una sostanza, l’idrochinone, dotato di spiccata azione antibatteríca; però richiede, per manifestarsi appieno, un PH alcalino delle urine e una concentrazione sufficiente di principio attivo. Il miglior alcalinizzante urinario da usare assieme all’uva ursina sembra essere il bicarbonato di sodio.

Da http://www.consumercare.bayer.it/ebbsc/export/sites/cc_it_internet/it/Sapere_and_Salute/articoli/Marzo_2009/Natura.pdf