L’azotemia è il parametro che si utilizza per misurare la funzionalità renale. Esso indica quanta concentrazione di azoto non derivante da proteine è contenuto nel nostro sangue. Vediamo insieme quali sono i valori di riferimento e cosa fare se questi ultimi non vengono rispettati.
Azotemia alta che significa e valori di riferimento
Quando l’azotemia è alta significa che i reni non fanno il proprio dovere come fisiologicamente sono programmati a fare. L’azoto non proteico di solito questo viene espulso grazie ai reni tramite l’urea. Se il valore che si riscontra è alto, vi è bisogno di indagarne le cause. I valori di riferimento per l’azotemia vanno dai 22 a 46 mg/dl. Al di sopra di questo livello si deve parlare di aziotemia alta. Alcune differenze devono essere rilevate tra adulti e bambini ed in base al sesso. Nelle persone anziane un lieve rialzo può essere considerato naturale,mentre nelle donne quasi sempre i valori sono più bassi di quelli del sesso maschile a parità di età. Di solito azotemia e creatinina sono due parametri che vengono calcolati insieme per comprendere lo stato di salute dei reni.
Azotemia alta, i sintomi
I sintomi dell’azotemia alta sono tutti correlati all’insufficienza renale dalla quale questi valori dipendono. Si tratta di una sintomatologia abbastanza evidente che comprende vomito, pallore, dimagrimento molto forte, astenia e debolezza. Anche tremore, tachicardia, ipertensione e scarsa produzione di urina spesso completano il quadro del paziente.
Azotemia alta, le cause
Le cause dell’azotemia alta possono essere relative a vere e proprie patologie che provocano insufficienza renale, ma anche a condizioni esterne all’organismo come particolari regimi alimentari. Ecco un elenco abbastanza esaustivo:
- Farmaci cortisonici, tetraciclina e diuretici
- Ostruzione uretrale o del collo della vescica
- Pielonefrite
- Psicosi confusionale
- Sindrome di Conn
- Shock
- TBC renale
- Traumi
- Tumore cerebrale
- Ustioni
- Vasculopatia cerebrale
- Glomerulonefrite
- Gotta
- Insufficienza cardiaca
- Ipercalcemia
- Ipercorticosurrenalismo
- Iperidratazione
- Ipertensione maligna
- Ipertiroidismo
- Ipopotassiemia
- Leptospirosi
- Alimentazione iperproteica
- Cirrosi epatica
- Collagenopatie
- Diabete mellito
- Digiuno
- Disidratazione
- Emolisi gravi
- Emorragie gastrointestinali
- Epilessia
- Leucosi
- Malattie infettive
- Mieloma multiplo
- Neoplasia renale
- Necrosi corticale o tubulare
- Nefrangiosclerosi
Anche una forte sudorazione e la mancata reidratazione necessarie possono portare ad un incremento di questo valore.
Azotemia alta dieta e cibi da evitare
Quando si soffre di azotemia alta, di cibi da evitare ve ne sono alcuni molto importanti. Questo perchè il primario obiettivo deve essere quello di non affaticare l’apparato renale facendo in modo tale che le tossine vengano comunque eliminate dal nostro corpo. La prima cosa da fare è affidarsi ad una dieta ipoproteica. Ecco quindi che carne, pesce, formaggio, uova e legumi devono essere mangiati senza mai abusarne.
Ceci secchi e piselli freschi tra le leguminose sono quelli che hanno il contenuto proteico minore e quindi ogni tanto ci si può concedere di trasgredire. Il consiglio? Affidatevi alle cure di un nutrizionista in grado di suggerirvi cosa mangiare in base alle vostre condizioni. Tra i nutrienti bisogna tenere sotto controllo anche potassio, fosforo e sodio. Detto questo, sappiatelo, cereali, bietole, carciofi e barbabietole saranno sicuramente quegli alimenti che non mancheranno mai nel vostro regime alimentare.
Azotemia alta, rimedi e cure
Le cure per l’azotemia alta partono essenzialmente da un regime alimentare corretto come quello che vi abbiamo indicato brevemente qualche riga più in alto. Non si può prescindere dalla minore assunzione di cibi proteici: essa aiuta a non affaticare i reni più del necessario. Sempre in tal senso è bene consumare una giusta dose di acqua che non deve scendere sotto i 2 litri di acqua. Più in generale è bene rivedere il proprio stile di vita. Se si fuma bisogna smettere di fumare e bisogna consultarsi con il proprio medico per assumere dei farmaci, se necessari, che non risultino tossici per i reni. Ogni giorno è bene misurare la pressione sanguigna e fare in modo tale di tenere sotto controllo i valori di trigliceridi e colesterolo.
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