L’ insufficienza renale può mietere più vittime del cancro. Sono questi i dati che la Società Italiana di Nefrologia ha reso noto nel corso del suo 52esimo congresso. Il raffronto è stato molto semplice: si è m essa a confronto la sopravvivenza dei dializzati con quella dei malati delle principali tipologie di tumori. Senza distinzione di uomini o donne. Il tasso di sopravvivenza delle persone che si sottopongono a dialisi è infatti pari al 55% rispetto alll’84% del cancro al seno, il 70% di quello al colon, il 63% di quello al rene.
Sfogliando le statistiche si scopre che in Italia le persone sottoposte alla dialisi sono oltre 45mila, i trapiantati di rene sono pari a 15.793 e sono circa 5-6 milioni coloro che soffrono di patologie ai reni.
Tutto ciò non apporta solamente dei problemi di tipo nefrologico, ma a lungo andare colpisce anche il cuore sottoponendo l’individuo alla possibilità di sviluppare malattie cardiovascolari di diverso tipo. Uno studio a tal riguardo ne ha evidenziato la correlazione mettendo a confronto l’incidenza di danno renale ed il manifestarsi dell’incidenza di problemi cardiaci.
Spiega Francesco Pizzarelli, segretario dell’organizzazione nefrologica:
Si stima che un soggetto con il 40% della funzione renale ha un rischio di incidenti cardiovascolari 10 volte maggiore rispetto ad un soggetto con normale funzione renale. I soggetti anziani, obesi ed ipertesi con danno renale cronico presentano un rischio cardio-vascolare ancora maggiore.
Ovviamente la prevenzione rappresenta ancora il fulcro primario per evitare l’insorgenza di insufficienza renale. Ed una diagnosi precoce ancora una volta diventa basilare per poter mantenere alte le condizioni di vita del malato. Gli strumenti a disposizione sono molti, a partire dall’esame del sangue e delle urine, che sono in grado di evidenziare subito l’insufficienza renale grazie al riconoscimento di tre proteine frutto tipico di questa patologia: parliamo di Ngal, della cistatina C e della bnp, segno anche della presenza di coinvolgimento cardiaco.
Articoli Correlati:
Dialisi: puntare alla deospedalizzazione
Danni ai reni: analisi del sangue come strumento diagnostico