La bulimia, un disturbo del comportamento alimentare, è sempre più diffusa tra gli adolescenti e i particolar modo tra i maschi. Tra i soggetti più a rischio, quelli che passano molto tempo davanti ai videogiochi o alla tv. A rivelarlo, sono 2 studi condotti in Gran Bretagna e a Taiwan.
La bulimia è notoriamente un disturbo associato all’universo femminile, ma sembra che il trend si stia invertendo. Sono sempre più numerosi, infatti, gli adolescenti maschi tra i 10 e 12 anni che per dimagrire adottano questo espediente. Secondo la ricerca condotta dal National Health Institute sono più di 5mila gli episodi segnalati in Inghilterra lo scorso anno. Tuttavia, si tratta di una cifra sottostimata, perché la gran parte dei casi resta nell’ombra, soprattutto quelli che riguardano in bambini di 10 anni.
L’indagine condotta su 16mila soggetti in Taiwan, pubblicata dal Journal of Clinical Nursing, ha rivelato che il 16% degli adolescenti tra i 10 e i 12 anni, almeno una volta, ha vomitato per dimagrire dopo essere stato preso in giro per il peso, mentre tra le ragazze la percentuale scende al 10 per cento. Lo stesso problema, inoltre, è stato sottolineato da un altro studio del Cda di Atlanta, secondo cui il 4% degli adolescenti americani di sesso maschile fa uso di lassativi per dimagrire.
La bulimia, è caratterizzata da episodi in cui il soggetto prova un bisogno impulsivo di ingerire cibo in quantità spropositate, seguiti da una spiacevole sensazione di non sapersi controllare. Generalmente, chi lo fa, ricorre a diversi metodi per non riuscire a metabolizzare quello che mangia e non aumentare di peso, inducendosi il vomito, o abusando di purghe e lassativi, ma anche un’eccessiva attività fisica può essere un sintomo preoccupante. Tale disturbo, colpisce soprattutto gli adolescenti, ma anche i giovani adulti, e assieme all’anoressia, è la prima causa di morte tra le ragazze fra i 12 e i 25 anni.
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