Il cortisolo alto negli anziani indebolisce il corpo, mettendo a repentaglio la loro salute. Lo sottolinea uno studio tedesco, condotto dagli scienziati dell’Helmholtz Zentrum München di Neuherberg. Se ce ne fosse stato bisogno, è stato confermato ancora una volta che la scelta di nominare questo ormone “dello stress” non è stato casuale.
Il cortisolo, lo ricordiamo, viene prodotto in concomitanza con situazioni stressanti e se il suo livello si alza, soprattutto negli anziani, le conseguenze sono palesi sull’organismo: parliamo di fragilità, debolezza costituzionale che si traduce con una perdita di peso non volontaria, affaticamento e stanchezza. Tutte condizioni che portano la persona a fermarsi con l’attività fisica e che creano problemi nella deambulazione ed al crescere del rischio di mortalità. La ricerca, che verrà pubblicata sulla rivista di settore Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism nel numero di marzo, sottolinea come il cortisolo venga riscontrato alla base di tutta questa serie di problematiche, sebbene gli scienziati sottolineino come questo rapporto “causa-effetto” ancora non sia stato comprovato. Spiega il proferssore Karl-Heinz Ladwig, uno dei principali firmatari della ricerca:
Il cortisolo in genere segue un modello quotidiano distinto con un livello più alto la mattina e un livello basale più basso durante la notte. I nostri risultati hanno mostrato che una secrezione di cortisolo deregolata, in quanto caratterizzata da una più piccola presenza mattutina e più alti livelli alla sera, era significativamente associata con lo stato di fragilità.
Per giungere a tali conclusioni la squadra teutonica ha preso in considerazione un campione di 745 persone di età compresa tra i 65 ed i 90 anni. Ad ognuno dei partecipanti sono stati misurati i livelli di cortisolo attraverso i campioni di saliva in tre tempi differenti: al risveglio, 30 minuti dopo quest’ultimo e la sera. Coloro che ne producevano di più sono apparsi più stanchi, fragili e con una perdita di massa muscolare sensibile.
Photo Credit | Thinkstock