Bambini e lastre: quali sono i benefici ed i rischi dell’utilizzo? Scopriamoli insieme grazie all’Associazione Italiana di Fisica Medica che si occupa di studiare e gestire l’uso e le conseguenze delle radiazioni sull’essere umano.
La verità del settore è che quando si parla di radiologia e radiografia, soprattutto applicata alla pediatria, la conoscenza stessa dei sanitari non è omogenea, Un esempio? I dati raccolti da una ricerca dedicata mostrano che la maggior parte dei medici vengono a conoscenza delle nozioni di radioprotezione solo in corrispondenza della preparazione di particolari esami universitari o di master. Per ciò che concerne l’informazione gli operatori sanitari sono ben predisposti ad un eventuale approfondimento ma in quanto a gestione dei “rischi” la preparazione non è eccelsa: poco più della metà dei pediatri infatti indica i rischi del sottoporre i bambini a radiazioni.
Benefici delle lastre
Tra i benefici delle lastre ve ne è uno inconfutabile: quello di poter contare su uno strumento diagnostico molto importante per approcciare le patologie dei propri pazienti. La radiografia è di per se stessa non invasiva e veloce da sostenere quindi perfetto per verificare l’eventuale presenza di fratture in tutto il corpo e infezioni polmonari.
Rischi delle lastre
Le lastre, proprio a causa delle radiazioni impiegate, possono rappresentare sul lungo termine un rischio per la salute dei bambini e degli adulti. Come sempre bisogna tenere da conto che il corpo dei più piccoli è meno resistente e anche la capacità di assorbire tali ioni può essere differente. Nonostante ciò, va sottolineato, esse sono correntemente utilizzate perchè comparando i benefici ed i rischi dell’utilizzo, l’ago della bilancia pende sempre verso i primi.
Come gestire l’uso delle lastre con i bambini
Gli esperti hanno stilato una serie di regole da seguire per l’uso delle lastre nei bambini:
- Utilizzare solo se davvero utili
- Impiegare solo la quantità necessaria minima di radiazioni necessaria alla visualizzazione
- Attenersi strettamente alla zona interessata
- Evitare scansioni multiple
- Se possibile usare esami alternativi come ecografia o risonanza magnetica
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