In Europa oltre 17 milioni di persone soffrono di allergie alimentari, e di questi 3,5 milioni sono gli under 25, ma chi rischia di più sono proprio i bambini. Secondo l’EAACI (Accademia europea di allergia e immunologia clinica), infatti, i casi di shock anafilattico sono aumentati di ben 7 volte negli ultimi 10 anni, e un terzo di tutte le reazioni allergiche si registra nelle ore di scuola.
Ecco, perché è importante insegnare nelle scuole il primo soccorso in caso di emergenza e rendere le etichette degli alimenti più trasparenti. Per sensibilizzare al problema, l’Eaaci ha lanciato una campagna contro le allergie alimentari con il duplice obiettivo di insegnare a riconoscere i sintomi delle allergie alimentari e gli interventi di primo soccorso da mettere in atto, come ad esempio l’uso della penna salvavita.
Come ha spiegato Cezmi Akdis, presidente Eaaci:
Il primo elemento di questa campagna è il lancio degli Standard minimi internazionali per i bambini allergici a scuola, che stabiliscono i requisiti di base per la sicurezza, che contiamo di formulare entro i prossimi mesi.
La campagna dell’Eaaci si può seguire anche online qui, dove è disponibile anche materiale informativo da scaricare. Il portale si apre con un immagine significativa, con un bambino che sta per dare un morso ad un pezzo di cibo, accanto, lo slogan recita: Dietro i più dolci momenti della sua vita potrebbe esserci un pericolo imminente.
Fra le priorità, inoltre, come sottolinea L’Eaaci, c’è anche la necessità di coinvolgere le autorità europee affinché le etichette alimentari siano più trasparenti. Su molte confezioni, infatti, vengono riportate diciture quali “può contenere latte” o “può contenere tracce di frutta a guscio” e non sempre seguono tutte gli stessi criteri. Questo significa che i diversi livelli di contaminazione non sono indicati chiaramente, fattore che espone ad un rischio maggiore di andare incontro a reazioni allergiche.
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