Secondo un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Indiana University School of Medicine e della Butler University esisterebbe un legame tra rischio di insufficienza renale nei bambini e l’uso dei FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei). La ricerca è frutto di un’indagine che ha coinvolto 1015 pazienti, seguiti per 11 anni e mezzo.
I FANS, come l’ibuprofene, l’aspirina e il naproxene, sono comunemente utilizzati per ridurre il dolore e diminuire l’infiammazione, ma anche per far abbassare la febbre. I farmaci antinfiammatori non steroidei, infatti, agiscono bloccando la produzione di prostaglandine, sostanze che intervengono nei meccanismi dell’infiammazione. Come tutti gli altri medicinali, non sono esenti da effetti collaterali (insorgenza di nausea, vomito, bruciori gastrici e diarrea) e non a caso si consiglia di sospenderne l’assunzione dopo 3-6 giorni. L’uso prolungato, infatti, causa la formazione di vere e proprie ulcere della mucosa gastrointestinale con possibilità di emorragie.
I ricercatori americani hanno svolto un’analisi retrospettiva dei pazienti ricoverati al Riley Hospital for Children at IU Health, a cui fosse stata diagnosticata un’insufficienza renale. Di tutti quelli considerati, 27 presentavano la patologia in associazione all’assunzione di FANS, utilizzati, nella maggior parte dei casi, per meno di 7 giorni. I bambini di 5 anni sono risultati i più colpiti, e secondo gli esperti tale frequenza sarebbe da attribuire ad una loro maggiore predisposizione agli effetti tossici di questa particolare categoria di medicinali. Fortunatamente, nessuno dei pazienti è deceduto o ha sviluppato patologie gravi, ma un buon 30% ha mostrato il persistere di lievi danni renali cronici.
I costi delle cure associate all’insufficienza renale dovuta all’uso dei FANS sono elevati, soprattutto se si considera che si tratta di una condizione evitabile. Come spiega il dottor Jason Misurac dell’Indiana University School of Medicine:
Questo studio sottolinea l’importanza di comprendere la storia delle insufficienze renali associate ai farmaci FANS, incluso il potenziale sviluppo di malattie croniche dei reni. I distributori dovrebbero continuare a fornire un’accurata preparazione ai pazienti e ai bambini.
Personalmente, credo che il fatto di poter comprare i FANS senza ricetta medica favorisca il fai-da-te e purtroppo anche un abuso. Non è casuale, infatti, come l’aspirina e i farmaci antinfiammatori non steroidei siano tra quelli più utilizzati in terapia.
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