Per anni si è creduto che c’entrasse il talento, la dote musicale, l’essere portati per suonare uno strumento più di altri. Ma una recente ricerca effettuata alla Harvard Medical School di Boston ha rilevato che non è così. Analizzando la composizione del cervello di alcuni bambini di 6 anni che non avevano mai studiato musica, i ricercatori hanno poi chiesto ai loro genitori di far prendere lezioni ad alcuni di essi.
A distanza di un anno e mezzo, con lo stesso test, i ricercatori americani hanno rilevato che coloro i quali avevano seguito costantemente delle lezioni di musica avevano il cervello sviluppato in maniera diversa rispetto ai propri coetanei. Più precisamente erano maggiormente sviluppate le aree neuronali che riguardavano l’udito e quelle motorie, il che fa capire che con lo studio della musica la mente diventa più malleabile, e quindi si sviluppa diversamente, permettendo di far sembrare agli occhi (e alle orecchie) di noi comuni mortali un ragazzino semplicemente allenato, un genio della musica.
[Fonte: Ansa]