Home » Dizionario Medico Malattie » TYSABRI, Biogen-Dompè (Natalizumab)

TYSABRI, Biogen-Dompè (Natalizumab)

TYSABRI, Biogen-Dompè

CATEGORIA: Farmaci ad azione immunosoppressiva selettiva.

FORMA FARMACEUTICA: Preparazione iniettabile, farmaco ad uso ospedaliero

PRINCIPI ATTIVI: Natalizumab

INDICAZIONI: Il medicinale è indicato come monoterapia  nella sclerosi multipla recidivante-remittente ad elevata attivitàsopratutto nei casi di pazienti con elevata attività della malattia e scarsa risposta alla  terapia con interferone-beta, ma anche in caso di sclerosi multipla recidivante remittente grave a rapida evoluzione. Il trattamento deve essere somministrato esclusivamente da un medico specializzato in malattie neurologiche ed in una struttura dove vi sia un reparto per la RM. I paizenti che ricevono il trattamento devono essere tenuti sotto osservazione per almeno un’ora dopo l’infusione.

CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI: Ipersensibilità al principio attivo natalizumab o ad uno degli eccipienti. Non è possibile iniziare un trattamento con Tysabri nel caso di leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML),  rischio di infezioni opportunistiche, nei pazienti  immunocompromessi o trattati con terapie immunosoppressive concomitanti o precedenti a base di mitoxantrone o ciclofosfamide. Non è consigliato assumere il medicinale in presenza di tumori maligni in fase attiva tranne nei pazienti con carcinoma cutaneo basocellulare. Non somministrare a bambini e adolescenti. In linea generale, i  principali effetti avversi sono cefalea, capogiri, vomito, nausea, artralgia, infezioni delle vie urinarie e respiratorie ed alcune patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione come irrigidimento, piressia, affaticamento. 

NOTE: Tysabri, conosciuto anche con il nome di Antegren è un farmaco sviluppato dal laboratorio Elan in collaborazione con l’ americana Biogen. La specialità medicinale, che si stima possa arrivare ad un mercato di circa 1 miliardo di dollari all’anno in breve tempo, serve a combattere la sclerosi multipla grazie alla capacità del farmaco di prevenire l’arrivo dei globuli bianchi al sistema nervoso centrale, evento che causa danni al cervello. Si tratta del primo farmaco per la cura delle sclerosi ad ottenere l’autorizzazione all’immissione in commercio e in futuro potrebbe essere una soluzione anche per il Morbo di Crohn o l’artrite reumatoide.

Altri farmaci: Refib,

[Fonti principali: Paginesanitarie.com; ItaliaSalute.Leonardo.it]

*Per ulteriori informazioni leggere il foglietto illustrativo. Le informazioni fornite su MedicinaLive sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo, e non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovveroun soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari.

AKUDOL, Alfa WassermannCATEGORIA: Farmaci antinfiammatori ed antireumatici non steroidi (FANS)

FORMA FARMACEUTICA:Compresse

PRINCIPI ATTIVI:Naproxene

INDICAZIONI: Akudol viene impiegato nel trattamento sintomatico di mal di testa, mal di schiena, dolori articolari e muscolari, mal di denti, stati febbrili e malattie da raffreddamento. Il medicinale può inoltre essere utilizzato anche per dolori mestruali e i dolori di minore entità nell’artrite.Assumere una compressa ogni 6-12 ore per i soggetti di età superiore ai 16 anni. In alcuni casi, da valutare singolarmente e sotto controllo medico, si possono ottenere maggiori benefici assumendo due compresse nella fase iniziale della terapia.

CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI: Si raccomanda di non superare le dosi consigliate e di utilizzare la dose minima efficace, sopratutto per il trattamento dei pazienti anziani. Akudol non deve essere utilizzato per  più di 7 giorni per il trattamento sintomatico del dolore e per più di 3 giorni per stati febbrili e malattie da raffreddamento. Si consiglia l’assunzione del medicinale a stomaco pieno. Possono verificarsi alcuni effetti collaterali come nausea, disturbi digestivi e a carico dell’apparato gastro-intestinale, come vomito, stitichezza e dolore addominale. Possono verificarsi anche disturbi come cefalea, sonnolenza, vertigini, eruzioni e rash cutanei, tachicardia. Si sconsiglia l’assunzione nei pazienti con presenza o storia di ulcera peptica e nei soggetti che hanno presentato o presentano reazioni allergiche ai Fans, come asma, orticaria, rinite, reazioni anafilattiche di vario genere. Non assumere in gravidanza e durante l’allattamento.

NOTE: Il principio attivo Naproxene, o anche naprossene, deriva dall’ acido propionico, appartenente al gruppo dei FANS, ovvero i Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei, come il noto acido acetilsalicilico, molecola della nota Aspirina. La sua funzione principale è quella di impedire la cicloossigenasi e  la sintesi delle prostaglandine, mediatori flogistici implicati, appunto, nei processi infiammatori di vario tipo. Appartiene alla grande categoria di cui fanno parte anche ibuprofene, ketoprofene, fenoprofene, flurbiprofene e, come questi altri Fans, può risultare tossico a livello gastro-intestinale.

Altri farmaci: Aleve, Naprorex, Synflex, Ketadol

[Fonti principali: ProntuarioFarmaceutico.it]

*Per ulteriori informazioni leggere il foglietto illustrativo. Le informazioni fornite su MedicinaLive sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo, e non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari.