Agopuntura e cancro, come funziona? Questa tecnica di medicina non convenzionale si usa per trattare il dolore ed altri sintomi del tumore oltre che alcuni effetti collaterali della chemioterapia, come la nausea.
In cosa consiste l’agopuntura?
L’agopuntura consiste nell’inserire degli aghi sottilissimi in punti particolari del corpo, dove vengono lasciati per un breve tempo e poi rimossi. Nasce come parte integrante della medicina tradizionale cinese più di 2000 anni fa ed è tuttora ancora molto utilizzata in tutto l’est asiatico con diversi impieghi: sostanzialmente aiuta a ridurre le sensazioni dolorose e gli stati d’ansia. L’agopuntura medica occidentale ne è una elaborazione, un’interpretazione moderna basata su ricerche scientifiche e maggiore conoscenza del corpo umano: i trattamenti sono prescritti solo in seguito ad una diagnosi specifica e non sono controindicati, bensì consigliati, rispetto all’impiego di trattamenti anticancro come la chemioterapia o la radioterapia. In molte strutture sanitarie questa terapia è offerta come complementare alle cure oncologiche tradizionali.
Come funziona
La medicina cinese parla di una forza vitale o energia chiamata Qi che scorre attraverso il corpo lungo dei canali chiamati meridiani: l’agopuntura agirebbe su questo flusso per ristabilire lo stato di benessere laddove si interrompe. Oggi comunque sappiamo che l’agopuntura funziona agendo sui nervi e stimolandoli a produrre sostanze che riducono i sintomi del cancro (come il dolore) o gli effetti collaterali della terapia partendo dal midollo spinale ed arrivando fino al cervello. Queste sostanze sono le “endorfine” -una sorta di morfina naturale prodotta dall’organismo. Anche la serotonina viene rilasciata in seguito ad agopuntura: ha un’efficacia antidolorifica.
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Foto: Thinkstock
Fonte: cancerresearchuk.org