Da qualche anno sentiamo sempre più parlare di medicina alternativa, e tra quelle più in voga c’è la medicina Ayurvedica. Ma nonostante abbiamo spesso sentito questo nome, molti di noi non sanno cosa significa. Cerchiamo di capirlo insieme. L’Ayurveda non è una disciplina nuova, ma non è altro che la medicina tradizionale indiana, nata più di 5.000 anni fa.
L’Ayurveda si basa sullo stabilire l’equilibrio nel corpo attraverso la dieta, stile di vita, esercizio fisico, pulizia del corpo, salute della mente, corpo e spirito. Come la più famosa medicina tradizionale cinese, l’Ayurveda si basa sulle teorie mediche per prevenire e curare le malattie. Da noi è arrivata da pochi anni, ma questa “esportazione” la si deve a Deepak Chopra, un medico indiano che negli anni ’90 sbarcò in America con l’intenzione di fondere la disciplina Orientale con quella Occidentale.
Come funziona la medicina ayurvedica
Il medico ayurvedico effettua una valutazione iniziale che può durare anche più di un’ora. In questa sede si procede con l’anamnesi (domande dettagliate sullo stato di salute, dieta e stile di vita), ed il calcolo dei parametri vitali che, a differenza della medicina tradizionale, si basano su 12 punti di impulsi diversi sul polso.
Il medico ayurvedico esamina anche la lingua, pelle, labbra, unghie, e gli occhi. A questo punto determinerà l’equilibrio unico dell’individuo denominato dosha, o tipo metabolico. Un dosha è solitamente predominante e può essere squilibrato, di solito a causa di un cattiva alimentazione o cattive abitudini. In breve, il dosha si basa sui cinque elementi: aria, acqua, fuoco, terra e spazio, i quali si combinano per formare i tre dosha, Vata, Kapha e Pitta.
Il Vata nella medicina ayurvedica
E’ una combinazione di spazio e aria, e si occupa dei processi di base del corpo come la respirazione e la circolazione. Le sue aree del corpo sono l’intestino crasso, bacino, ossa, pelle, orecchie e cosce. Le persone che hanno il Vata si crede siano rapide di pensiero, veloci, ansiose, con pelle secca e di facile costipazione.
Il Kapha nella medicina ayurvedica
Rappresenta acqua e terra, e si occupa della resistenza, immunità alle malattie e crescita. Le sue aree di “competenza” sono torace, polmoni e midollo spinale, e le persone con questa caratteristica sono inclini a diabete, obesità, congestione sinusale e problemi di cistifellea, nonostante abbiano un fisico robusto. Il loro carattere di solito è calmo.
Il Pitta nella medicina ayurvedica
E’ una combinazione di fuoco e acqua, controlla gli ormoni ed il sistema digestivo. Le sue aree sono intestino tenue, stomaco, ghiandole sudoripare, pelle, sangue e gli occhi. Le persone con Pitta hanno un carattere focoso (sia in accezione positiva che negativa), pelle grassa e sono facilmente suscettibili di soffrire di malattie cardiache, ulcere allo stomaco, infiammazione, bruciore di stomaco e artrite.
Oltre al dosha, il medico determina anche la prakuti, o natura essenziale. Grazie a questa determinazione, il medico è in grado di creare un piano individualizzato di trattamento, che spesso include la dieta, esercizio fisico, erbe, yoga, meditazione e massaggi. Il piano di trattamento si concentra in generale sulla ristabilire l’equilibrio ad un dosha particolare. Un dosha squilibrato si ritiene possa interrompere il flusso naturale del prana, o l’energia vitale, che di conseguenza mette in pericolo la digestione e consente l’accumulo di scarti nel corpo, che lo danneggiano ulteriormente.
Un piano di trattamento ayurvedico tipico è molto simile ad una terapia medica nostrana. In primis, raccomanda una dieta composta da alimenti di stagione e locali. Dopodiché, se ce n’è bisogno, prevede un regime dietetico vero e proprio più trattamenti per il corpo (si può arrivare anche ai clisteri e al digiuno). A differenza della nostra medicina tipica, prevede anche il ricorso alle erbe, le quali molto spesso da noi vengono sintetizzate in medicine, ma anche allo yoga, meditazione e massaggi. Non manca mai l’esercizio fisico.
Ma attenzione perché, a causa della sua crescente popolarità, molti trattamenti ayurvedici, in particolare in terme e saloni, oggi vengono eseguiti da persone che non hanno ricevuto una formazione in Ayurveda. Nonostante si tratti di una medicina naturale, bisogna fare molta attenzione e, in caso di specialisti improvvisati e per nulla preparati, tanto vale meglio affidarsi al proprio medico di famiglia.
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[Fonte: Alt Medicine]