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Psicoterapia: quali requisiti per ottenere il bonus psicologo?

Il bonus psicologo consiste in un contributo economico messo a disposizione dal Governo italiano per supportare coloro che, per quanto non soffrano di patologie psichiatriche, stanno vivendo una situazione di stress, ansia, depressione e malessere psicologico in genere.

Grazie al bonus psicologo, è possibile ottenere un contributo massimo di 600 euro per sostenere la spesa delle sedute specialistiche private presso lo studio di uno psicologo o di uno psicoterapeuta regolarmente iscritto all’Albo. L’importo ottenibile viene definito sulla base di tre differenti fasce Isee.

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Per fornire questo incentivo, sono stati stanziati 20 milioni di euro, in parte per potenziare le risorse sanitarie e in parte come contributo individuale ai singoli soggetti. L’ottenimento del bonus psicologo non prevede alcun limite di età, l’unico requisito obbligatorio è quella di non superare i 50mila euro di Isee. I bonus vengono distribuiti su tre fasce di reddito: 600 euro per un Isee che non supera i 15mila euro, 400 euro per un Isee inferiore a 30mila euro e 200 euro per un Isee fino a 50mila euro.

Chi non conosce uno psicologo o psicoterapeuta a cui rivolgersi, può affidarsi al web. Ad esempio, sul sito di prontopro, dove è possibile richiedere numerosi servizi professionali, si può trovare facilmente uno specialista disponibile nella propria città, mettendo a confronto le diverse opportunità e consultando le recensioni lasciate dagli utenti.

Come si ottiene il bonus psicologo

L’ottenimento del bonus psicologo, come si è visto, è legato al proprio reddito e alla disponibilità dei fondi. La richiesta è già inoltrabile dal 25 luglio scorso, per l’erogazione dei bonus l’Inps ha deciso di dare la priorità a richiedenti con reddito più basso.

Ovviamente si tratta di un aiuto temporaneo, correlato soprattutto ai disagi psicologici causati dalla pandemia di Covid, e non riguarda chi soffriva già in precedenza di disturbi di origine psicologica o psichiatrica, ed era in cura da uno specialista.

Per ottenere il contributo, è necessario collegarsi al sito web dell’Inps e utilizzare il servizio Contributo sessioni psicoterapia: l’ente accetterà le domande fino ad esaurimento dei fondi stanziati, anche se, stando ai calcoli effettuati, è molto probabile che non tutti gli aventi diritto riusciranno ad ottenere il bonus: si consiglia quindi di non attendere troppo.

La procedura per presentare la domanda

La richiesta per il bonus psicologo può essere inoltrata dalla propria area personale Inps, a cui si accede tramite Spid, carta d’identità elettronica o CNS. Chi non utilizza questo tipo di strumenti, può comunque avvalersi del contact center Inps. Durante la richiesta, l’Inps valuterà la correttezza della DSU, informando l’utente riguardo ad eventuali inadempienze.

Nel caso in cui la richiesta vada a buon fine, l’Inps invierà la comunicazione di conferma, unitamente ad un codice univoco utilizzabile per pagare le consulenze presso il professionista scelto. Il codice può essere usato entro 180 giorni dopo averlo ricevuto: una volta scaduto questo termine, non sarà più utilizzabile, né sarà possibile ottenere la riassegnazione del bonus. Per tale ragione, si raccomanda di inoltrare la richiesta al più presto, e di procedere subito, una volta ottenuta l’assegnazione del bonus, a fissare l’appuntamento presso il professionista già selezionato in precedenza.

Prenotazione della seduta di psicoterapia tramite bonus

Quando è stato assegnato il bonus, può essere utilizzato per un consulto presso uno degli psicologi che hanno aderito all’iniziativa. Occorre quindi comunicare il codice ricevuto dall’Inps al professionista, che provvederà a stabilire l’importo della prestazione e a fissare la data dell’appuntamento, sempre tramite il portale Inps. L’utente riceverà la notifica di conferma, con la possibilità di disdire l’appuntamento concordato.

Successivamente alla seduta, lo psicologo provvederà ad emettere fattura, inserendo nella piattaforma Inps il codice univoco ottenuto dal paziente, oltre alla data della prestazione, al numero della fattura e al costo applicato.

L’Inps procederà infine ad informare l’utente riguardo all’importo residuo ancora usufruibile.