Il veleno d’api come terapia per tutti i mali? Di sicuro si tratta di una credenza tipica della medicina popolare cinese che fatica ad essere accettata dalla medicina moderna e che in questo momento viene considerata inattendibile al pari del veleno di scorpione per curare il cancro.
Vi starete quindi chiedendo perché ve ne stiamo parlando. La risposta è in realtà molto semplice: per spiegarvi di cosa si tratta e per mettervi in guardia in un certo senso. Per quanto alcune testimonianze parlino di effetti miracolosi, non si possono prendere per scontati dei risultati non suffragati da ricerche attendibili e condotta attraverso standard di tipo internazionale.
Partiamo dal veleno: esso è contenuto in una piccola sacchetta attaccata all’aculeo delle api, che rimane conficcato dove la stessa punge, portandola alla morte. Ora, scientificamente parlando il veleno è un arma di difesa di questo insetto. Per alcuni esperti di medicina tradizionale esso è contestualmente una sorta di panacea in grado di prevenire e curare alcune malattie. Lo ripetiamo, la medicina moderna considera questi effetti una cialtroneria non suffragata da prove, ma basta spostarsi in oriente per comprendere come molte persone credano all’effetto benefico di questa sostanza, arrivando a dare vita all’apiterapia, una vera e propria branca della medicina alternativa. Il luogo dove questo approccio ha spopolato di più è la Cina, dove almeno 27 mila persone si sono già sottoposte a questa terapia per prevenire e curare numerose malattie, tra le quali figurano anche il cancro e l’artrite.
In particolare, ad averne fatto un vero e proprio metodo di cura ci ha pensato l’agopunturista Wang Menglin che a Pechino utilizza delle api italiane per curare diverse tipologie di patologia, allergie comprese.
La reazione degli esperti internazionali, lo ripetiamo, non si è fatta attendere. Sarebbe curioso davvero se qualcuno creasse le condizioni necessarie per verificare la validità del veleno delle api come terapia, come già fatto nel corso di uno studio concernente la cura dell’Aids.
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