Oggi si celebra la Giornata dell’Ictus Cerebrale, una malattia di origine cardiovascolare che solo nel nostro paese colpisce un 1 milione di persone. Il focus della giornata è sulla diagnosi precoce e sulla prevenzione.
Entrambe queste due cose sono necessarie per evitare che la persona possa sviluppare degli handicap e dipendere dai suoi caregiver perdendo la sua indipendenza. Perché la prevenzione è importante? E’ presto detto: spesso e volentieri molte persone hanno nel proprio quadro clinico una malattia cardiovascolare nascosta che rischia di esplodere improvvisamente portando ad una riduzione delle funzioni cognitive e motorie. Eseguire check up e curare i possibili fattori di rischio è la scelta più saggia da intraprendere.
La Società Italiana di Neurologia ha colto oggi l’occasione per sensibilizzare la popolazione sulla malattia e ricordare al Servizio Sanitario Nazionale quanto sia necessario favorire la diagnosi precoce dell’ictus e la diffusione della sua conoscenza in modo tale da evitare il decesso della persona dandole modo di riconoscere la patologia con facilità. La giornata mondiale odierna è stata anche uno spunto utile per sottolineare quanto sia importante ottimizzare l’organizzazione sul territorio nazionale delle Stroke Unit, le unità di emergenza per la cura e la gestione dell’ictus. Parliamo di persone autorizzate ad erogare terapie di emergenza in grado di “neutralizzare” l’ictus.
Al contempo è stato fatto il punto sulla ricerca scientifica e sui risultati raggiunti in questo campo, soprattutto per ciò che concerne i biomarcatori, utili per indicare lo status della malattia attraverso le condizioni del tessuto. Commenta sul tema Domenico Inzitari, Direttore della Stroke Unit dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze:
Esistono oggi formidabili mezzi sia diagnostici sia terapeutici per la prevenzione ed il trattamento d’urgenza dell’ictus acuto. Anche la riabilitazione ricopre un ruolo fondamentale. Oggi un paziente colpito da un ictus anche grave può tornare a condurre una vita normale in pochi giorni, a patto che arrivi rapidamente in ospedale e venga ricoverato presso una Stroke Unit. Esiste la possibilità di disostruire rapidamente le arterie cerebrali chiuse da un trombo o da un embolo. Il risultato migliore si ottiene quando il paziente viene trattato entro 60 minuti; in ogni caso l’arrivo in ospedale non dovrebbe superare le 4 ore e mezza.
Se riscontrate in un vostro caro quelli che pensate siano i sintomi tipici dell’ictus, non esitate a chiamare il 118.
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