Alghe ed insetti: arriva il primo via libera al loro inserimento come super food nei menu europei. Il cibo del futuro potrebbe giungere nei nostri piatti molto prima di quel che pensiamo.
E’ comprensibile: per quasi tutti la prima reazione davanti alla sola idea è di sconcerto. Sono alimenti molto lontani dalla nostra cultura, come in altri paesi magari lo sono la pajata o le interiora, cervello compreso, che nella nostra cucina consumiamo anche fritti. Quello che più colpisce di questo primo ok ai nuovi cibi non è tanto quel che riguarda gli insetti e le alghe che sappiamo essere portatori di nutrienti importanti per il nostro organismo, quanto ciò che concerne i nanomateriali, i nuovi coloranti ed i cibi costruiti in laboratorio.
Sono in particolare quest’ultimi a catturare l’attenzione ed a portare a chiedersi se non ci si stia spingendo troppo in là. Ancora non si è giunti al completo via libera da parte della Agenzia europea della sicurezza alimentare (Efsa) ma il primo accordo è stato approvato per semplificare le procedure di accettazione. In questo modo le valutazioni dell’organo competente avverranno con una maggiore celerità per capire se gli alimenti possano avere effetti negativi sulla salute umana.
Alghe ed insetti, scorpioni compresi, non sembrano preoccupare i legislatori, lo ripetiamo. Diverso discorso è rappresentato dagli alimenti provenienti dagli animali clonati, assolutamente da regolamentare, insieme ad ulteriori restrizioni per la sperimentazione sugli stessi.
Parlando della popolazione invece, quanti sarebbero disposti a provare questi nuovi cibi in un ipotetico menu? Le alghe sono già ampiamente consumate in alcune cucine giunte in occidente. Per ciò che riguarda insetti e ragni le percentuali di coloro che li proverebbero si aggira tra il 7-8%, per salire al 19% se sul piatto viene presentata della carne di coccodrillo. In Italia, come nel resto di Europa, non vi è una grande libertà culinaria se si pensa a diverse fonti proteiche rispetto a quelle tradizionali. Per l’Expo i vari paese hanno dovuto beneficiare di deroghe specifiche per la carne e gli insetti hanno fatto la loro comparsa l’ultimo giorno dell’esposizione. Ed è un peccato visto che questi cibi che noi non riusciamo a “concepire” nei nostri piatti rappresentano sostentamento per almeno 2 miliardi di persone nel mondo.
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