Torna alla ribalta il caso di Federico Lionelli, l’uomo che qualche giorno fa a Roma ha ucciso, decapitandola, una donna ucraina nella sua villetta e poi è morto, ammazzato dagli agenti giunti sul posto che l’uomo ha cercato di fare fuori a colpi di mannaia. A distanza di pochi giorni, infatti, ecco che un nuovo particolare salta fuori in questa triste vicenda: il killer dell’Eur sarebbe stato effetto di metaqualone o quaalude, meglio conosciuto come la droga di Wall Strett.
Il riferimento è alla droga di cui fa largo uso Jordan Belfort alias Leonardo di Caprio nel film Il lupo di Wall Street; una sostanza che porterebbe pesanti allucinazioni in grado di modificare radicalmente la percezione di quello che si ha attorno. Federico Lionelli sarebbe stato da anni in cura con questa sostanza tanto che lo specialista che lo seguiva da tempo aveva in mente di cambiare terapia all’uomo proprio per cercare di ridurre in modo consistente gli effetti collaterali che questo tipo di droga gli provocava.
Troppo tardi però perché l’uomo, in preda al panico nella giornata in cui si è reso protagonista di una carneficina, era in stato confusionale piuttosto marcato. Colpa della droga di Wall Street? Ancora gli addetti ai lavori non si sbilanciano, prima occorre aspettare i risultati degli esami tossicologici che potranno chiarire se il killer dell’Eur aveva davvero assunto metaqualone o quaalude poco prima di compiere quel gesto scriteriato.
In passato i familiari di Federico Lionelli avevano provato a fare ricoverare l’uomo per i gravi disturbi psichiatrici di cui soffriva ma in clinica gli era stato negato il TSO (trattamento sanitario obbligatorio) perché non considerato un caso abbastanza grave. Le indagini faranno il loro corso per chiarire dunque il quadro di un dramma che ha portato alla morte di due persone.
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