Il gene dell’egoismo, la cui esistenza nel mondo animale era stata teorizzata sin dagli anni settanta dall’etologo britannico Richard Dawkins, è stato individuato, almeno nelle api. A raggiungere l’importante traguardo, secondo quanto riportato dalla Gazette de Montreal, il biologo dell’università canadese del Western Ontario Graham Thompson insieme al collega australiano Peter Oxley.
La scoperta confermerebbe una visione dell’evoluzionismo secondo la quale gli individui agiscono per il bene individuale e non per quello della specie anche quando le loro azioni appaiono esclusivamente dettate dall’altruismo. Nel caso specifico, le api operaie lavorerebbero instancabilmente per l’ape regina, l’unica in grado di riprodursi, perchè spinte dall’istinto di sopravvivenza codificato da uno specifico gene che è stato battezzato appunto dell’egoismo.
Dawkins nella sua opera del 1976 “Il gene egoista” riteneva infatti che il presupposto fondamentale dell’evoluzione fosse il bene dell’individuo, inteso come organismo portatore di informazioni genetiche che lo guidano prima di tutto verso la propria sopravvivenza.