Sei morto? Ti curiamo lo stesso! Questa era probabilmente l’etica dei medici coinvolti nella truffa scoperta dalla Guardia di Finanza di Catania.
I pazienti morti che ricevevano ancora le premurose cure degli oltremodo affezionati dottori erano ben 21.000, alcuni morti da più di 35 anni.
I pazienti morti che ricevevano ancora le premurose cure degli oltremodo affezionati dottori erano ben 21.000, alcuni morti da più di 35 anni.
Le indagini hanno portato alla luce guadagni illeciti ai danni delle casse dello Stato pari a 4 milioni e 200 mila euro.
I medici, però, non sarebbero del tutto colpevoli. Il motivo di queste equivoco, secondo quanto dichiarato in loro difesa, è da imputare ai ritardi nella trasmissione della registrazione dei decessi da parte delle Asl e degli Uffici Anagrafe.
Gli inquirenti, intanto, continuano ad indagare sulle responsabilità dell’una e dell’altra parte in una vicenda davvero poco chiara, l’ennesimo scandalo all’italiana.
I medici, però, non sarebbero del tutto colpevoli. Il motivo di queste equivoco, secondo quanto dichiarato in loro difesa, è da imputare ai ritardi nella trasmissione della registrazione dei decessi da parte delle Asl e degli Uffici Anagrafe.
Gli inquirenti, intanto, continuano ad indagare sulle responsabilità dell’una e dell’altra parte in una vicenda davvero poco chiara, l’ennesimo scandalo all’italiana.