Un’operazione al cuore urgente per una donna all’ottavo mese di gravidanza e la necessità di un taglio cesareo d’emergenza per salvare il bambino in arrivo. E’ questa la situazione che si sono trovati davanti i medici del Dipartimento Cardiotoracico dell’ospedale di Cisanello (Pisa) e non si sono persi d’animo, approntando immediatamente la sala operatoria in una sala parto. La corsa contro il tempo e la professionalità dei team intervenuti hanno salvato la vita a mamma e bambino. E questa è una delle buone notizie che di tanto in tanto fa bene leggere. Entriamo dunque nel dettaglio.
Il ricovereo
La signora, di 41 anni era stata ricoverata la sera del 29 giugno con gravi difficoltà respiratorie che hanno fatto pensare ad una embolia polmonare. Per tale motivo era stata trattenuta presso il reparto di Pneumologia del nosocomio, centro di riferimento regionale. Nella notte però un elettrocardiogramma di controllo aveva portato la diagnosi verso il sospetto di un edema polmonare provocato da una disfunzione valvolare protesica. Un peggioramento delle condizioni generali ha obbligato il trasferimento della paziente in terapia intensiva cardiotoracica e all’allerta dei ginecologi per salvare il bambino.
Il cesareo e l’operazione al cuore
Il precipitare degli eventi e l’azione multidisciplinare hanno fatto tutto il resto: si procede con il taglio cesareo nelle sale operatorie adiacenti alla terapia intensiva cardiologica, mentre viene contemporaneamente eseguita un’ecografia transesofagea. Questa mette in evidenza una trombosi massiva della valvola mitralica meccanica, di cui la donna era portatrice da quattro anni: non si può evitare l’operazione al cuore d’urgenza. Il bimbo nasce ed è in buone condizioni di salute, ma per evitare una emorragia post partum causata dagli anticoagulanti necessari per l’operazione cardiaca, la paziente viene sottoposta ad una terapia di embolizzazione delle arterie uterine ed infine operata in cardiochirurgia dove si sostituisce la protesi valvolare mitralica. Ora mamma e figlio stanno bene e come in un film a lieto fine torneranno a casa, ricordando per sempre tutti coloro che hanno salvato le loro vite.
Fonte e foto: AUOP