Perché la mano destra di Papa Francesco appare gonfia? E questa la domanda che molti si sono posti vedendo l’immagine del Pontefice diffusa recentemente.
Le attuali condizioni di Papa Francesco
Parliamo della prima foto pubblicata dopo 31 giorni di ricovero di Papa Francesco presso il Policlinico Gemelli. E, nonostante si possa vedere come le sue condizioni fisiche non siano perfette, in qualche modo si ha l’impressione che vi sia stato un miglioramento.
Vuol dire tanto riuscire a vedere il Pontefice seduto e impegnato in un’attività piuttosto che immaginarlo sdraiato a letto attaccato all’ossigeno. È impossibile comunque non notare che la sua mano sia più gonfia rispetto al normale. Questo, come spiegato anche all’Ansa dal presidente della Società italiana di medicina interna Nicola Montano potrebbe dipendere dalle terapie a cui è stato sottoposto. O all’idratazione che gli viene somministrata molto probabilmente per via endovenosa.
Papa Francesco, sottolinea lo specialista, per molto tempo è stato sottoposto a idratazione e ventilazione e il gonfiore della mano potrebbe dipendere semplicemente da un accumulo di liquidi generale. O essere un gonfiore locale dovuto alla somministrazione di flebo che, per comodità e tenuta di vena, possono essere applicate alla mano.
Bisogna tenere anche conto del fatto che l’immagine non rende possibile comprendere effettivamente quale parte della mano sia coinvolta. E di conseguenza, se nell’immagine dovesse essere ritratto il polso, tale gonfiore sarebbe normalissimo.
Anche il volto visibile di Papa Francesco sembra essere più gonfio, ma questo era occorso già prima del suo ricovero in ospedale. E potrebbe dipendere dalle terapie cortisoniche seguite dal Pontefice, per problemi polmonari già prima dell’entrata nel nosocomio.
Necessità di alcune limitazioni
Come sottolinea lo specialista non sembrano essere occorsi cambiamenti estremi nella fisionomia del Papa e non sembra né degradato né deperito. Qualcosa che, tenendo conto delle condizioni del Pontefice e del lungo periodo di ricovero, non deve essere presa negativamente. Soprattutto pensando a quelle che sono le limitazioni della patologia di cui soffre. Non dobbiamo dimenticare che Papa Francesco è stato sottoposta a un’importante terapia per combattere una polmonite bilaterale e alcune piccole complicazioni che si sono presentate in questo periodo.
Per quel che riguarda un’eventuale ripresa del Papa ovviamente non bisogna dimenticare che si tratta comunque di un soggetto fragile. Non devono essere dimenticate le patologie preesistenti e di conseguenza oltre un lungo periodo di convalescenza saranno probabili alcune limitazioni alle sue attività rispetto al passato. Con una maggiore necessità, ovviamente, di monitorare con attenzione le sue condizioni di salute una volta che sarà stato dimesso.