Nel campo delle nanotecnologie, sempre più impiegate in medicina, gli scienziati hanno sempre ritenuto importante il fattore dimensionale.
Nuove ricerche suggeriscono, invece, che a contare maggiormemente è la forma, scoperta che apre la strada alla messa a punto di nuovi microdispositivi in particolare per la cura delle formazioni tumorali.
Lo studio, effettuato dai ricercatori della University of North Carolina a Chapel Hill, risulta altresì utile per ideare terapie efficaci contro patologie come il diabete, la sclerosi multipla, l’artrite e l’obesità.
I ricercatori hanno dimostrato che le nanoparticelle disegnate con una particolare forma, taglia e superficie chimica, interagiscono diversamente con le cellule dell’organismo proprio sulla base di questi attributi.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.