Home » MEDICINA TRADIZIONALE » Cardiologia » Prevenzione infarto e ictus: dubbi sull’acetilsalicilico

Prevenzione infarto e ictus: dubbi sull’acetilsalicilico

Una pastiglia di acido acetilsalicilico al giorno: la terapia per prevenire infarti e ictus consigliata finora ai diabetici, perché alla glicemia alta si accompagna un rischio cardiovascolare più elevato. Uno studio italiano, che ha rivalutato ì dati di oltre diecimila pazienti coinvolti in ricerche condotte dal 1966 al 2008, dimostra però che la riduzione del rischio non è consistente come si supponeva.

«In chi ha già subito un infarto o un ictus, l’effetto preventivo dell’acido acetilsalicilico è evidente»

dice Antonio Nicolucci dell’Istituto Mario Negri, responsabile della ricerca.

«Per anni si è creduto fosse così anche in pazienti a rischio che non hanno mai avuto eventi cardiovascolari: i nostri dati mostrano che il beneficio c’è, ma decisamente inferiore al previsto».

Una protezione parziale dall’ictus si avrebbe nelle donne, un effetto lieve sull’infarto negli uomini.

«Non sappiamo ancora spiegare queste differenze»

osserva Nicolucci.

«Di certo alcuni traggono più beneficio dall’acido acetilsalicilico, altri meno. Perciò, se si prescrive il farmaco a chi non ha ancora avuto infarti o ictus, si deve valutare caso per caso il profilo di rischio: la sola presenza del diabete, dunque, non basta a giustificare la terapia».