Quando la rete fa il miracolo. Una bambina di soli 11 mesi in gravi condizioni è stata salvata da un trapianto record di cuore, ricevendo, nel giro di poche ore, l’organo prelevato da un bambino deceduto a Praga. È accaduto all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. La piccola, dopo l’operazione, ha superato la notte e il suo stato di salute è incoraggiante.
L’estrema celerità con cui tutto è avvenuto, dalla donazione al trapianto di cuore, è frutto del progetto Coorenor, un network nato per mettere in collegamento i principali Paesi Europei in tempo reale per conoscere la disponibilità di organi che non hanno pazienti idonei nel Paese di origine. La piattaforma è finanziata dall’Unione Europea.
Dopo la segnalazione da parte delle Repubblica Ceca dell’organo del bambino per il quale non aveva riceventi idonei, arrivata lunedì alle 10:45, l’Italia è stata la prima a rispondere e nella notte un’equipe chirurgica ha portato il cuoricino nel nostro Paese. Il trapianto è stato effettuato la mattina stessa del martedì, e si è concluso verso le 13. Poco più di 27 ore per salvare una bambina di 11 mesi in condizioni molto precarie in lista dallo scorso aprile, e che altrimenti sarebbe morta.
Come ha commentato il ministro Renato Balduzzi:
Un cuore in dono grazie al web ed alla cooperazione europea. È la dimostrazione che la globalizzazione può essere virtuosa, anche, anzi soprattutto in questo caso, all’uso intelligente delle nuove tecnologie.
Anche il direttore del Centro Nazionale Trapianti Alessandro Nanni, ha espresso grande soddisfazione per il progetto Coorenor, che attualmente è ancora in fase sperimentale, ma che, alla prima occasione, ha già dimostrato le sue grandi potenzialità.
L’ottima riuscita dello scambio di organi nell’ambito di collaborazioni tra i Paesi dell’Unione Europea è un elemento di grande orgoglio per il Centro Nazionale Trapianti che ha fortemente creduto e voluto il progetto Coorenor.
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