Addio a lassativi e clisteri grazie ad una rapida e indolore metodica chirurgica. Messa a punto da un italiano, Antonio Longo, è indicata per chi soffre di stipsi correlata alla Sindrome da Ostruita Defecazione, disturbo funzionale causato da un prolasso del retto che, nella sua parte finale, diventa un ostacolo al transito e alla espulsione delle feci.
La tecnica si esegue in 30 minuti, in anestesia generale o in locoregionale o in epidurale, con un ricovero di un solo giorno. L’intervento viene condotto attraverso l’ano quindi, senza incisione chirurgica, si passa alla resezione del prolasso. La regione anatomica del retto non ha recettori per il dolore e al paziente bastano 4-5 giorni di riposo a casa per recuperare. Ma la tecnica va usata solo per la stipsi che presenta sintomi con caratteristica di continuità.
Quali? Rare defecazioni (meno di 2 volte a settimana); evacuazioni, al contrario, minime ma quotidiane e con sensazione di incompleto svuotamento; necessità di aiutarsi manualmente. Continua lo specialista
“Disturbi che s’associano, nel 30 per cento dei casi, a sintomi emorroidari: anzi, la malattia, all’esordio, si può manifestare con un prolasso emorroidario che non va trattato con la tecnica chirurgica convenzionale: ciò aggraverebbe i sintomi della stipsi ed esporrebbe il paziente a un alto rischio-recidiva dei prolasso”.
Si ribadisce l’allarme sull’abuso di lassativi. Conclude Longo:
“Negli Usa, molti sono stati ritirati dal commercio perché ritenuti pericolosi. Per esempio, se assunti con continuità possono causare la melanosi dei colon, che ancora non si sa se interpretare come lesione precancerosa. E poi impediscono l’assorbimento dell’acqua e soprattutto gli anziani, se non bevono, vedono aumentare il rischio-trombosi”