L’arrivo della primavera e il calo dei contagi da covid-19 dopo il picco appena trascorso sta portando molti paesi, Italia compresa, ad abbassare la guardia su alcune restrizioni utili a prevenire l’espandersi del virus: per la commissaria Ue alla salute, Stella Kyriakides è ancora troppo presto per dichiarare conclusa la pandemia. Mentre si parla, in Italia, di una vaccinazione a cadenza annuale.
Virus covid non ancora endemico
Il vaccino contro il covid-19 ha aiutato il mondo intero a combattere contro il virus negli ultimi mesi, riuscendo a contenere una situazione negli ospedali che sarebbe stata altrimenti impossibile da gestire davanti a un picco di contagi incredibile dato in parte dalla nuova variante omicron e in parte causata dalla scarsa attenzione nell’uso dei dispositivi di sicurezza da parte delle persone. Pensare che con lo stop dell’obbligo d’indossare le mascherine all’aperto la pandemia sia finita potrebbe essere un grave errore.
“Non c’è ancora nulla che ci consenta di dire che non esiste, da qualche parte nel mondo, una nuova variante proveniente da un ceppo più pericoloso di Omicron” le parole del ministro della Salute Francese Oliver Véran, a margine del consiglio informale della Salute di Grenoble potrebbe essere preso come un malaugurio. In realtà è il riassunto molto stretto di una verità sostanziale, soprattutto perché sono ancora molti i paesi poveri che non possono contare su un piano vaccinale adeguato e la possibilità che una variante salti fuori è probabile.”L’unica certezza del Covid: è l’incertezza. È troppo presto“, spiega la Kyriakides e dati alla mano è impossibile per il momento confutarla.
Efficacia dei vaccini anticovid
Tornando a parlare del vaccino anticovid, sono in molti a chiedersi se sarà necessaria una quarta dose o se ci si muoverà secondo standard differenti. Al momento, parlando ai microfoni di Elisir su RaiTre, Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa, sostiene che si spera che la quarta dose possa essere un richiamo annuale. Un approccio con il quale con molta probabilità dovremmo imparare a convivere. Questo in poche parole significa che un quarto richiamo sarà necessario ma che la sua esecuzione sarà decisa in base ai dati che man mano verranno raccolti. Commentando il report sull’efficacia dei vaccini recentemente pubblicato ha spiegato:
L’efficacia di questi vaccini è andata anche meglio del previsto, rispetto al fatto che si siano scoperti così in fretta, che il dato degli studi sia stato del 95% di efficacia e che sia stato confermato nel 1° trimestre di utilizzo reale. C’è stata poi una lenta graduale perdita di efficacia anche per una variante che l’ha parzialmente ridotta. [I vaccini a mRna] si sono rivelati i vaccini più efficaci, su cui non c’è da avere nessun dubbio rispetto a interferenze geniche, genetiche.
Non resta che attendere e comprendere come continuerà il percorso della curva epidemica.