L’obesità di solito incorre in persone che mangiano tanto e male e si muovono poco. Può essere contagiosa, nel senso lato del termine, se alcune persone che vivono a stretto contatto con la persona obesa, come un familiare o un partner, prendono le stesse abitudini cattive. Ma può essere contagiosa nel senso vero del termine, come una vera e propria malattia? Pare proprio di sì.
Ne sono convinti all’Università di Yale, e per dimostrarlo hanno effettuato un esperimento sui topi che, almeno teoricamente, potrebbe ottenere lo stesso risultato anche sugli esseri umani. Per lo studio alcune cavie geneticamente modificate con una deficienza immunitaria, hanno sviluppato un ingrossamento del fegato e sono ingrassate in seguito ad una dieta di tipo Occidentale. Dopodiché questi topolini sono stati messi nella gabbia con dei roditori sani che seguivano una dieta più equilibrata. Sorprendentemente anche i topi sani hanno cominciato ad ingrassare.
Come è potuto accadere? La risposta è nei microbi. Secondo quanto spiegato dagli scienziati su Nature, i topi “malati” ne emettevano in grosse quantità. In questo modo gli altri esemplari che vivevano con loro a stretto contatto prima o poi dovevano venire in contatto anche con i microbi, ed ecco che si sono ammalati della stessa condizione di quelli geneticamente modificati, pur essendo sani in partenza.
Secondo Richard Flavell che ha condotto lo studio, seppur con minori probabilità, ciò può avvenire anche tra gli esseri umani. Tra i topi è più semplice perché vengono a contatto con le feci (da cui si trasmettono i microbi) più facilmente, ma quanti batteri fecali sono stati scovati sulle nostre mani dalle ultime ricerche in campo medico? Tantissime malattie si trasmettono attraverso di essi, e dunque se altre condizioni in passato sono state trasmesse da persona a persona, anche l’obesità potrebbe seguire lo stesso percorso, almeno per quanto riguarda l’obesità causata dalle malattie del fegato.
[Fonte: Livescience]
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