E’ in corso un’epidemia di morbillo in Inghilterra e per abbattere le conseguenze, anche gravi che la malattia ed il suo virus possono apportare alla salute della popolazione , le autorità hanno organizzato un piano di vaccinazione di massa. Cosa ne pensate?
Una soluzione “estrema” in un certo senso, che aiuterà però più di un milione di ragazzi al di sotto dei 16 anni a non rimanere vittima di una malattia esantematica che se non curata adeguatamente può portare anche a problemi di tipo neurologico. Il focolaio, con circa mille casi, è stato registrato a Swansea, nel Galles meridionale dove un ragazzo è morto, anche se al momento non è dato sapere se sia stato il virus la causa incontrovertibile della morte.
Il problema reale è che questo tipo di epidemia può espandersi dovunque a macchia d’olio e gli esperti non vogliono correre rischi con gli adolescenti che, a causa della promiscuità nella quale vivono scolasticamente prima di tutti, possono divenire in brevissimo tempo il target più colpito. Le autorità parlano di “assenteismo vaccinale”: ad essere in pericolo sono proprio quei ragazzi non immunizzati a dovere causa del collegamento, poi smentito, fatto da uno studio che voleva il vaccino contro il morbillo fattore di rischio per l’autismo.
Ricordiamo: il virus del morbillo, uno dei più contagiosi, causa febbre molto alta ed eruzioni cutanee molto evidenti sull’organismo. Ma la sua pericolosità non si limita qui: vi è infatti rischio di complicazioni gravi come polmoniti ed encefaliti, che in alcuni casi possono divenire fatali. Già lo scorso anno erano stati registrati circa 2000 casi nel Regno Unito. Con il focolaio in Galles, solo in questa ondata si è raggiunto il 50% del campione del 2012 al quale bisogna aggiungere i 587 casi registrati dall’inizio del 2013 in tutta l’Inghilterra che hanno richiesto, nel 20% dei casi, il ricovero ospedaliero in condizioni più o meno severe.
Dati che devono essere osservati con attenzione e che potrebbero crescere a danno dei più giovani se non verranno prese le giuste precauzioni.
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