Uno dei tanti mali dei nostri tempi è certamente il dolore al collo. Una patologia che fino a qualche decennio fa era piuttosto rara, e si verificava soltanto in caso di colpo di frusta (un movimento improvviso all’indietro del collo), stiramento muscolare o qualche altra rara causa; oggi diventa sempre più comune a causa del lavoro al computer e altri fattori che favoriscono il bloccaggio del collo per diverse ore durante la giornata.
A causa di queste cattive abitudini siamo spesso portati a rimandare la cura, facendo diventare cronica la situazione. Fino ad oggi questa condizione, tranne quando diventa incurabile, viene trattata con le terapie con il calore, effettuate presso i centri termali, ma una nuova ricerca australiana ora potrebbe cambiare il tipo di terapia. Roberta Chow del Brain and Mind Research Institute di Sidney ha sperimentato con successo la terapia laser fredda, la quale pare riuscire a ridurre il dolore del 60% per addirittura 22 settimane.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Lancet, va contro la teoria che il calore possa rilassare i muscoli e favorire il sollievo, risolvendo il problema. Il laser freddo, usato già da qualche tempo per liberare i vasi sanguigni dall’ostruzione o a scopi estetici, avrebbe un effetto più immediato, e cioè quello di far passare, o almeno ridurre, il dolore.
La sperimentazione è stata effettuata su 800 pazienti, alcuni dei quali avevano subìto la comparsa improvvisa del dolore come dal colpo di frusta, mentre gli altri avevano condizioni croniche.
I due lavori che hanno preso in considerazione il mal di collo acuto, hanno dimostrato che nelle persone trattate con il laser a freddo la situazione migliora del 60% rispetto a quelle in cui sono state fatte finte applicazioni, per svelare un eventuale effetto placebo.
I pazienti, i quali dovevano valutare la percezione del dolore e l’efficacia del trattamento, hanno riferito che i miglioramenti sono avvenuti più con il laser freddo che con la terapia con il calore, almeno nel doppio dei casi. Inoltre, conclude la ricerca, non ci sono effetti collaterali, l’applicazione non è fastidiosa o dolorosa, ed il tempo in cui si prova beneficio da essa è maggiore rispetto alle cure tradizionali. Prima di poter fornire gli ospedali di questi apparecchi, che per ora sono ancora molto costosi, ci sarà bisogno di ulteriori approfondimenti.
[Fonte: Corriere della Sera]